La Giunta di Milano ha preso la sua decisione in merito al nuovo stadio, dando il via libera alla realizzazione dell' impianto. Tutto bene dunque? Per niente, perché il parere favorevole è condizionato alla limitazione dello sviluppo immobiliare proposto dalle due società e dunque un freno pesantissimo alla sostenibilità del progetto economico di Inter e Milan. In poche parole zone commerciali, hotel, uffici si ma solo entro le previsioni del Piano di Governo del territorio.
Oltre, naturalmente, alla conservazione del Meazza, a proposito del quale il sindaco Sala ha detto “ribadiamo la nostra volontà di rifunzionalizzarlo e pertanto siamo pronti a valutare soluzioni che non prevedano la rinuncia all’attuale impianto, bensì la sua rigenerazione attraverso altre funzioni”.
Poco fa la risposta ufficiale dei due club in un breve comunicato: “In relazione alla delibera odierna della Giunta Comunale, che riconosce il Pubblico Interesse alla proposta presentata da AC Milan e FC Internazionale Milano, i Club si riservano di analizzare nel dettaglio l’atto e valutare se le condizioni poste siano compatibili con la fattibilità e la sostenibilità economica del progetto“.
Il primo commento arriva da Marco Bellinazzo, firma di prestigio del Sole 24 Ore in materia di economia dello sport: “La Giunta di Milano riconosce interesse pubblico per il nuovo stadio, ma con metà delle cubature richieste per uffici e negozi (quindi con scarsa possibilità di compensare l’investimento) e senza abbattere San Siro. A me sembra più un no ben mascherato. Cosa diranno @Inter @acmilan?“.