Come era lecito attendersi, l'annullamento della conferenza stampa di Conte, decisa dalla società come segnale per tutta l'informazione dopo la pubblicazione dell'articolo offensivo del Corriere dello Sport di venerdì scorso, provoca le prime reazioni.
La Gazzetta dello Sport lo fa richiamando Mao Tse Tung ed il suo celeberrimo “colpirne uno per educarne cento” protestando per una “sanzione esemplare e preventiva per tutti i media ha lo stesso acre sapore di ingiustizia sommaria.“
La Gazzetta evidenzia che l'Inter avrebbe dovuto rivolgere la sua protesta solo alla testata che si era resa protagonista dell'increscioso episodio, senza coinvolgere tutto il resto dell'informazione. Una decisione non da Inter, secondo il quotidiano, che conclude: “Un club che si è guadagnato la generale simpatia anche quando non vinceva. Anzi, soprattutto quando non vinceva. Perdere una Champions non è grave. Perdere il proprio spirito sì”.
Insomma secondo la Gazzetta l'Inter stava simpatica quando non vinceva, soprattutto quando non vinceva. Lo sapevamo da tempo, quella della Gazzetta è solo una confessione tardiva.