Inter, Icardi protagonista del Natale dei tifosi, nonostante tutto
Icardi è in Francia ormai da sei mesi ma la sua “presenza” si fa ancora sentire. Tanto più in questo periodo di festività
Cena natalizia di un gruppetto di tifosi interisti, amici da sempre, culturalmente ben messi, discretamente attempati, sedicenti razionali. C’è da festeggiare anche una laurea, Beatrice è entusiasta per avere vicino a sé gli amici del padre, consapevole dei rischi derivanti dalla loro maniacalità nerazzurra ma speranzosa di essere, insieme a Babbo Natale, la star della serata. Mai fidarsi degli interisti, mai!!
L’ultima coppia che si presenta alla cena non era stata invitata, non ha suonato il campanello, è entrata, si è accomodata ed ha dominato la serata, senza portare un panettone da 4 euro, uno spumantino, due ricciarelli, Niente di niente. Eppure Mauro e Wanda l’hanno fatta da padroni, restando in silenzio, aleggiando sulla tavola imbandita con la loro ingombranza di tette ormai quasi decadenti e ricordi checchè se ne dica mai sopiti. C’è una cena di interisti che non sia andata così in queste ore?
L’antipasto serve per i convenevoli, insieme al primo finiscono di volare gli ultimi improperi per i 3 gol nel secondo tempo di Dortmund. La sigaretta d’intermezzo serve solo per sperare che Pandev, Thiago Motta e Pinamonti si ricordino del piatto dove hanno mangiato fino a poco tempo fa, ma mentre si spengono i mozziconi si accendono i conti sui gol di Romelu, su quanti ne ha fatti segnare a Lautaro, su quanti ne abbia sbagliati, su quanti ne avrebbe fatti Icardi. “Io diversi di quelli li avrei fatti, magari con quelli i gobbi stavano già dietro ed eravate ancora in Champions”sembra sussurrare maligno il convitato di pietra.
Servono almeno tre dita di Brunello di Montalcino per evitare di tirar giù tutti i Santi dal Paradiso … O forse non scendono dall’alto dei cieli solo perché la discussione ferve anche Lassù, con una sparuta ma “assatanata” rappresentanza di Beati più tradizionalisti schierati a sostenere le ragioni di Icardi .
Il brasato è ormai quasi freddo nei piatti, non è un barlume di ragione a prendere il sopravvento ma lo stimolo di appetiti ben più robusti delle competenze calcistiche di diversi dei commensali. Ma è solo la classica quiete prima della tempesta. Quando fanno la loro comparsa profiteroles, pandori e torroni vari con annesse bottiglie di spumante, grappe e limoncelli, ogni freno inibitorio viene meno. “Romelu? Dio ce lo ha dato e guai a chi ce lo tocca” è il grido di battaglia della maggioranza rumorosa, mentre dal fondo della sala si alza un urlo, “ci sarà da ridere a giugno quando tornerà Maurito con una valanga di gol segnati in Francia e in Champions…”
La dimostrazione che anche il tasso alcoolico sta festeggiando alla grande arriva quando uno dei più esagitati annuncia trionfante di essere appena riuscito a comprare su Amazon il pigiama nerazzurro dell’Inter Store. Quando arrivano i saluti e gli auguri, resta solo da chiedersi quante c***o di cene e cenoni riusciranno a rovinare così i due argentini.
PS: Sorry Beatrice, ormai li conosci, loro sono questi, prendere o lasciare, sono belli così e non invecchiano mai perché non smettono di giocare con quel balocco meraviglioso chiamato Inter.