Inter 2020, il primo scudetto da vincere non è sul campo

Tutti a fare i conti dei ricordi belli brutti del decennio che si chiude, roba da farsi venire il mal di testa solo a cercare di richiamare alla memoria i fatti. Per cosa poi, parlando di Inter? Il Triplete  chiude ogni discorso, vogliamo stare a parlare ancora del  3 a 1 al Barca o della coppiola del Principe che diventa re nella notte di Madrid? O ci vogliamo ancora torturare con lo 0-2 per l’Hapoel Beer Scheva del 2016?

Basta e avanza qualche flash del 2019 che va a concludersi tra poche ore. Chi era presente a San Siro all’ultima con l’Empoli il 25 maggio scorso (e anche chi vide in TV) porta ancora i segni nelle coronarie del salvataggio di D’Ambrosio sulla traversa di Samir sul cross di Caputo e del rigore sbagliato da Icardi.

Il primo tempo a Barcellona resta un libro dei sogni da chiedere in regalo alla Befana, sperando che quelli cha vanno in campo si ricordino più spesso di aver giocato 45 minuti così.

La delusione più atroce la ripresa di Dortmund ovviamente. Chi ha detto che i sogni possono diventare realtà si è dimenticato di dirci che lo stesso può succedere anche per gli incubi, per di più vissuti ad occhi aperti.

Gol, traverse, rigori, polemiche, un frullatore di stati d’animo, come sempre, come tutti gli anni. In mezzo a  questa sarabanda di  emozioni c’è una persona per la quale il 2019 si è interrotto nel mese di giugno e ancora non sa come sarà il suo 2020. Non lo sanno neanche i tifosi, per il riserbo tenuto dalla famiglia.  Gigi Simoni  è uno di noi, vederlo di nuovo in mezzo ai colori nerazzurri sarebbe il primo scudetto da vincere nel nuovo anno. Ti aspettiamo tutti Gigi, per festeggiare insieme il primo, il secondo, il terzo…