“Sentiamoci tutti un po’figli di puttana”, è l’invito che la Gazzetta dello Sport rivolge oggi ai lettori per condannare gli insulti che il pubblico fiorentino ha indirizzato a Gasperini durante la partita di Coppa Italia. All’autore dell’articolo, Nicola Occhipinti, vorrei dire che no, proprio no, io e tanti come me, tifosi “normali” interisti o di altre squadre non siamo e non ci sentiamo figli di puttana, se a lui va bene sentirsi tale sono affari suoi.
Non siamo figli di puttana perché le nostre mamme erano o sono, per chi ha la fortuna di averla ancora, in altre faccende affaccendate, perché non siamo mai andati allo stadio per insultare chicchessia (saltuariamente ci scappa un arbitro birichino ma tutto li). Perché una massa di tifosi che insulta non ha mai fatto un gol, dunque meglio risparmiare le corde vocali per altro scopi e soprattutto perché andare allo stadio per dimostrare di essere degli stupidi incivili per molti è una delle poche occasioni per mettersi in mostra. E’ l'irrazionalità della logica del branco a generare quell’offesa che pochi, forse nessuno di loro si sognerebbe mai di ripetere da solo in faccia a Gasperini, se per codardia o buon senso recuperato poco importa. E con ciò penso di aver chiarito cosa penso di chi ha insultato il mister dell’Atalanta.
Ma l’afflato di ecumenismo nella filiazione da meretricio di Occhipinti e della sua Gazzetta non ci tange anche per altri motivi.
Dove erano questi paladini della civiltà quando per anni tutti gli stadi d’Italia infamavano la mamma di Materazzi? Quante volte Matrix ha supplicato le tifoserie di offendere lui ma non la mamma, morta quando era ancora piccolo, senza che testate prestigiose spendessero una parola a suo conforto ?
Dove erano questi paladini di civiltà quando lo Stadium di Torino riservò lo stesso trattamento a Josè Mourinho quando il Manchester uccellò i bianconeri dando modo allo Special di esibirsi nel suo epico ghigno con la mano all’orecchio?
E’ possibile sentirsi “figli di puttana” a giorni alterni? Per qualcuno evidentemente si. Fatti vostri, per quanto mi riguarda guai a chi tocca mia mamma.