Dovevate dircelo che era uno scherzo e soprattutto dovevate avvertire i milanisti. Siamo venuti a San Siro in 78 mila pensando di vedere un derby, se avessimo saputo che era in programma une festa di carnevale saremmo venuti attrezzati anche noi. Saremmo venuti in maschera come Inter e Milan del primo tempo , avremmo portato coriandoli e trombette. Per fortuna lo scherzo è durato solo 45 minuti. Era stato preparato bene davvero, ci abbiamo creduto tutti, molti si stavano addirittura incazzando di brutto, anche con Conte. E’ stato lui a preparare tutto, non lo ammetterà mai ma è stato lui. Pensava ai suoi vecchi amici, Paratici, Nedved, Buffon, Bonucci, Chirico, Zampini, sapeva quanto avrebbero goduto a vederlo stramazzato, livido dalla delusione dopo aver cullato per qualche ora il sogno dell’aggancio in vetta. Li ha fatti godere come ricci in calore per 45 minuti, poi si è ricordato di avere anche lui un bidone d’immondizia al posto del cuore e vai con lo “scherzetto scudetto “.
L’unico che sapeva tutto era Padelli, si era travestito da portiere e faceva una gran bella figura fra i pali, i milanisti ci sono cascati fino ai capelli. E più di tutti ci è cascato Ibrahimovic. Si è atteggiato a Imperatore quando ha segnato, ha sfidato e sfottuto l’intero stadio nerazzurro. La sua compagna di una vita, l’arroganza, gli ha fatto pensare che gli interisti stiano ancora pensando a lui, invece che a Eriksen, Lautaro e a Lukaku. Nella ripresa gli hanno tolto il costume ed ha ritrovato le sue vesti di oggi, quelle di un vecchietto arzillo, dal passato immenso, che cerca ancora di abbagliare il prossimo con qualche giochetto. Il palo preso nel finale rientra nel karma di colui che volle andarsene, che baciò la maglia del Barcellona, che tornò e fu sconfitto dall’Inter più bella si sempre. 10 anni fa come ieri sera.
Alla fine dei giochi, chi se ne frega dei coriandoli, le trombette gliele abbiamo suonate lo stesso. Buon Carnevale Milan, buon Carnevale Zlatan..
PS: al di là dell’ironia, spiace per Padelli. Ma oggi è uno dei nostri, ho difeso Ranocchia quando era troppo facile allinearsi alla massa di chi lo infamava, oggi è d'obbligo fare lo stesso con lui. Forza Daniele !