Una Juve così l’Inter non l’ha mai trovata, può saltare il banco

Che in casa juventina ci sia qualcosa che non va è evidente, e non solo in campo. Al di là dell’essere in lizza nelle tre competizioni, risultati e gioco espresso nelle ultime settimane hanno aperto voragini di polemiche nella tifoseria dei campioni d’Italia. Ma sembra giunto il momento che anche in società si stiano tirando le somme. Lo racconta Enzo Bucchioni in un editoriale per TMW. Un articolo dai toni quasi drammatici, solitamente riservati ad altre squadre, Inter in primis, perché quando si scrive di bianconero tutto deve essere edulcorato, ogni angolo smussato, tutti sono bravi e belli anche alle 7 di mattina, come nella vecchia pubblicità del Mulino bianco. Se anche le grandi firme iniziano a calcare la mano in questi termini, a raccontare questi retroscena significa che la polveriera è pronta ad esplodere. Occorre solo che qualcuno dia fuoco alla miccia.

Qualche pennellata di Bucchioni, giusto per dare l’idea. “Se una squadra che schiera Ronaldo, Dybala e Higuain  non centra la porta neppure una volta in quasi cento minuti di gioco, siamo al fallimento di un’idea di calcio…La Juventus ha rigettato il sarrismo e questo sembra ormai abbastanza evidente…una squadra confusa, divisa tra il passato e il presente…con il sospetto che anche dentro lo spogliatoio qualcosa di negativo sia successo…Mi dicono che Agnelli sia pentito di aver scelto Sarri..e qui ha sbagliato anche la società.. e qui vanno chiamati in causa Nedved e Paratici…Ieri c’è stato un vertice societario e un confronto continuo che ha coinvolto anche i giocatori di maggior personalità. Che fare?… Lione ha lasciato scorie, non solo per la partita ma anche per quello che è successo e le parole dette da Sarri e Bonucci nel dopo-gara. Compreso il clamoroso autogol dei rigori “europei” non dati. Ma si può?No, a certi livelli non si può. Proprio questi sono i segnali che sia saltato e stia saltando tutto o quasi”.

Bucchioni è persona seria, la fotografia che propone è figlia certo della sua esperienza, delle sue sensazioni e magari anche di qualche fonte autorevole. E’ auspicabile che qualcuno dell’Inter legga il suo l’editoriale. Prima di tutto per prepararsi  a trovare domenica una squadra con gli occhi della tigre. La rosa  bianconera ribolle di talento, di personalità e di marroni da tirar fuori al momento giusto. C’è da attendersi una reazione rabbiosa, da grande squadra, da grande società, il blasone e la situazione lo impone. Dimenticare queste cose sarebbe un suicidio annunciato.

Ma leggere il giornalista toscano  servirà anche per capire quale Inter dovrà scendere in campo nel silenzio dello Stadium domenica sera e che razza di occasione i nerazzurri hanno di fronte. Rigore tattico al massimo livello, concentrazione assoluta, un cinismo che fino ad oggi non è mai stato una delle prerogative più evidenti dei ragazzi di Conte. L’Inter avrà poche occasioni a disposizione, sarà d’obbligo capitalizzare al massimo quel poco che la Juventus lascerà per strada. CR7, Dybala e Higuain, dal canto loro, hanno spesso trovato il modo di far male ad Handanovic, servirà la difesa delle grandi occasioni per sbarrare la porta alla furia bianconera.

Conte torna a Torino nelle condizioni più insperate. Senza pubblico, senza contestazioni “tangibili” e con l’occasione per mettere  Sarri ed i suoi sul patibolo. Conte e Sarri, uno giocherà contro la sua storia, l’altro per proseguirla, mors tua vita mea. La gente nerazzurra è certa che il suo mister  guarderà  avanti, che non avrà cedimenti al ricordo del suo passato. Ogni rivoluzione inizia con una “ghigliottina”. Se rivoluzione in casa juventina dovrà essere, se quella ghigliottina aspetta la vittima con  Conte nelle vesti del boia, scriviamola pure questa pagina. La gente dell’Inter non aspetta altro.