In queste lunghe giornate casalinghe, chi si fosse rotto le scatole di leggere le solite bufale di mercato può andare alla ricerca di aneddoti e storie di vita interista quanto mai interessanti. Una delle più incredibili risale alla fondazione dell'Inter. Come tutti sapranno i 43 padri fondatori del club nerazzurro che si riunirono al ristornante L’Orologio di Milano la sera del 9 marzo 1908 erano soci scissionisti del Milan.
Nel club rossonero, fondato qualche anno prima, si era scatenata una discussione accesa tra chi non voleva più schierare giocatori stranieri e chi invece riteneva che questo fosse un arricchimento sportivo, culturale e sociale. Quando fu chiaro che i “nazionalisti” erano in maggioranza, 43 soci decisero che non potevano più tollerare una chiusura simile ed uscirono dal club per fondare l’Inter.
Tra loro erano tre fratelli Carlo, Arturo ed Enrico Hintermann. Erano di origine svizzera ed anche per questo erano sostenitori ferventi dell’ apertura agli stranieri. Il verbale di quella notte storica indica che la riunione dei soci fondatori terminò alle 23,30. Seguì il brindisi, in occasione del quale Giorgio Muggiani pronunciò le parole rimaste storiche per l’Inter “Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo.”
Dopodichè alcuni di loro decisero di fare quattro passi verso il Duomo. Fu allora che i tre fratelli lanciarono il loro anatema contro i rossoneri: “Finchè vivremo noi quelli là non vinceranno più niente”.
A quell’epoca il Milan aveva già vinto tre scudetti, nel 1901,1906 e 1907. La profezia non circolò negli ambienti calcistici milanesi fino a quando qualcuno notò che per i rossoneri il periodo di astinenza dalle vittorie si stava stranamente allungando. All’inizio tutti pensarono ad un strana coincidenza. Molti però, soprattutto sulla sponda rossonera, all’inizio di ogni stagione, presero ad informarsi sullo stato di salute dei tre fratelli Hintermann.
Il Milan celebrò il primo scudetto successivo a quei fatti nel 1951, più di 43 anni dopo il precedente. Pochi giorni dopo si sparse la notizia della morte dell’ultimo dei fratelli Hintermann, Carlo. 43, come i soci dissidenti che fondarono l’Inter. Quando si dice la scaramanzia…