Inter, Materazzi rivela perché picchiò Balotelli, altro che la maglietta a terra
Marco Materazzi ha parlato oggi in diretta Instagram con il noto chef Davide Oldani. Molti i ricordi del favoloso 2010 e soprattutto della serata magica di Inter Barcellona turbata solo dall’episodio di Balotelli. Matrix ha confermato di aver messo le mani addosso al compagno negli spogliatoi a fine gara, anche se tutto finì li ed i due poi hanno mantenuto un vincolo di amicizia fraterna. E non fu neanche per il gesto della maglia scagliata a terra da SuperMario a fine gara, quando San Siro esplose contro il suo atteggiamento.
Materazzi ha ricordato che tutto iniziò sul pullman che accompagnava la squadra al Meazza. Lui era seduto poco avanti a Balotelli che si aspettava di giocare titolare. Quando lo sentì dire che se fosse entrato in sostituzione di qualcuno non avrebbe giocato da par suo, mise subito le cose in chiaro: “Mario guarda che se tu entri e non giochi bene io poi ti devo picchiare”.
Successo proprio questo. Mourinho lo mandò in campo solo nella ripresa per cercare il quarto gol che sarebbe stato preziosissimo in vista del ritorno a Barcellona. Arrivò l’occasione di un contropiede potenzialmente letale e Balotelli invece di andar dentro tirò da fuori. “C’era Diego Milito in panchina accanto a me che lo voleva ammazzare”, tutta la squadra credeva in lui. Materazzi fu costretto a tener fede alla sua promessa senza che all'origine di quella “punizione” ci fosse la maglia scagliata a terra, come si è creduto fino ad oggi, ma qualcosa di ben più pesante nei confronti di tutta la squadra.