Inter Lautaro o Cucurella ? Barca dove vai se la grana non ce l’hai?

La vicenda di mercato di Lautaro Martinez è già diventata il tormentone del mercato 2020. Mercato che, è bene chiarire, ancora non c’è e data la pandemia con tutto quel che ne consegue non si sa quando e come ci sarà. Sarebbe dunque più che lecito dubitare di tutto quel si legge a riguardo ma poiché tutti ne scrivono diamo per scontato che ci sia un fondo di verità.

Dalla Spagna spingono forte su Lautaro al Barca tutti i giorni, anche più volte al giorno, prima e dopo i pasti. C’è chi come Mundo Deportivo ne ha fatto una questione di principio, o si scrive di Lautaro al Barcellona o il giornale non esce, un martellamento asfissiante. Un giorno i 111 della clausola rescissoria sono già pronti, il giorno dopo ci sono le contropartite tecniche, quello dopo ancora macchè 111  milioni, la valutazione è “illogica” con la pandemia in corso, il Toro argentino vale quanto due birre e due sacchetti di popcorn…

Sono forti questi spagnoli, nessuno di loro trovò illogica due anni fa la spesa di 125 milioni di euro per Dembelè e di 150 per Coutinho, due palle al piede dei blaugrana che adesso non sanno come fare a liberarsene.

E nessuno di loro (tantomeno in Italia per la verità) valuta le parole di ieri di Joan Laporta, l’ex presidente del Barcellona che ha annunciato la volontà di tornare alla guida del club. “Sto riunendo persone e professionisti di cui mi fido, perché bisogna riflettere attentamente su come invertire la situazione finanziaria del club, molto precaria. Il Barcellona è diventato il club dei tre trilioni: un trilione di entrate, un trilione di spese e un trilione di debiti.”  E nel frattempo siti autorevoli parlano di danni provocati da virus  al bilancio del Barca pari a 140 milioni di euro, passibili di aumento giorni dopo giorno.

Qualcuno in Italia si è accorto di queste frasi? Noi (vedi artilo di ieri https://www.interdipendenza.net/internews/inter-laporta-rivela-il-barcellona-ha-un-trilione-di-debiti-lautaro-bye-bye-137571) e pochi altri, sembra. Qualcuno si chiede come possa una società con un trilione di debiti programmare un acquisto da 111 milioni di euro oltre a 50 milioni di ingaggio circa per un triennale almeno?

Qualcuno pensa davvero che Marotta si faccia abbindolare dai nomi di Semedo, Firpo, Vidal, Alena, Cucurella? Se così dovesse essere dovremo rivedere qualcosa anche in casa nostra. Per ora la posizione della società sembra giustamente rigida sul portare la grana per vedere cammello. E se la grana non c’è, come pare, inutile presentarsi alla reception di Viale della Liberazione.

Questo dovrà capirlo anche Lautaro, ammesso che davvero sogni solo di giocare al Camp Nou insieme al suo mentore Messi.

Le parole di Laporta rafforzano la posizione dell’Inter, offrono alla società un’arma anche nei confronti del ragazzo. Il quale si merita senz’altro l’adeguamento dell’ingaggio che richiede ma a cifre che tengano conto del suo valore e della sua età e che non debbano sconvolgere l’equilibrio dello spogliatoio che su questi argomenti, come si sa, viaggia sempre sul filo del rasoio.

L’impressione è che ben difficilmente il Toro lasci Milano quest’anno, almeno vogliamo sperare che finisca così. Anche perché, quando Dio vorrà e potremo tornare a San Siro, trovarsi Cucurella (con tutto il rispetto) anziché Lautaro potrebbe provocare scompensi nervosi a parecchie persone. Capito Beppe?

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Giacomo Beretta