Marx sosteneva che la religione fosse l’oppio dei popoli , teoria che sollevò dibattiti furiosi ed emicranie a non finire. Si pensò bene dunque di semplificarla, di renderla più “maneggiabile” anche al popolo meno erudito e nacque così la versione secondo la quale il vero oppio dei popoli fosse il calcio. Affermazione non priva di fondamento, visto l’interesse che il rotolare del pallone smuove a tutte le latitudini. Anche se a ben vedere l’unico a sedare una rivolta impellente non è stato un calciatore ma un ciclista, Gino Bartali che con la sua vittoria al Tour de France il 14 luglio del 1948 scatenò entusiasmi tali da calmare le ansie rivoluzionarie di una massa già pronta a scendere in piazza con le armi per vendicare l’attentato a Palmiro Togliatti. La droga calcistica ha funzionato fino alla comparsa del virus, che ha tolto di mezzo “la roba e gli spacciatori”. Un vulnus prontamente coperto con la terza versione del teorema con il calcio mercato nuovo sedativo, medicina per il maledetto bacillo, il mal di denti, la diarrea e ogni altro acciacco. E dunque per curare covid e altro si assiste ora ad una invasione di voci, bombe, vocine, favole, spifferi, fino ad arrivare ai proclami “l’ho saputo dal cugino dell’agente immobiliare, Messi sta cercando casa ad Ascoli”. I puristi della materia sosterranno che anche prima della pandemia le indiscrezioni sulle compravendite riempissero pagine e ore di trasmissione, dando immediatamente ragione a chi sostiene che proprio questo fosse una prima patologia del sistema.
Il secondo problema è che mentre per il coronavirus prima o poi gli scienziati troveranno il vaccino, per i luminari delle fake di mercato non solo l’antidoto non esiste ma rifiutano anche le mascherine, continuando ad infettare chiunque bazzichi intorno ai loro proclami. La loro curva non conosce picchi, in terapia intensiva rischiano di mandare coloro che abboccano all’amo, lanciato più volte al giorno da sedicenti esperti social e da testate prestigiose. Talmente conoscitori della materia che, scommetteteci pure 50 euro alla Snai, se gli chiedi chi fosse Raimondo Lanza di Trabia ti chiederanno in quale squadra e in quale ruolo giochi, prima di andare a consultare compulsivamente Wikipedia e Tranfermakt. Meditate gente, meditate.
PS: Raimondo Lanza di Trabia è considerato l’inventore del calcio mercato moderno in Italia. A metà del secolo scorso voleva portare il Palermo a rivaleggiare con la Juventus e iniziò a ricevere i Presidenti degli altri club nella sua camera d’ albergo a Milano…