Ernesto Paolillo non è il primo che passa per strada. Banchiere, Presidente dello Spezia prima, poi membro del Cda e DG dell’Inter dal 2006 al 2012, gli anni dei trionfi. L’ex braccio destro di Massimo Moratti ha affrontato oggi ai microfoni di Radio Punto Nuovo la posizione dell’Inter in merito al calendario della Coppa Italia e la richiesta (non accolta) di Marotta di anticipare di un giorno il ritorno della semifinale a Napoli.
Con il nuovo programma della serie A, l’Inter è attesa da un tour de force impressionante, considerato che rispetto ad altri competitor deve recuperare anche il turno con la Sampdoria.
E infine, pur nella difficoltà della rimonta al San Paolo è di tutta evidenza che un giorno di riposo in più dopo uno stop di quasi 3 mesi rappresenti un vantaggio notevolissimo per Juventus e Milan che giocherebbero con un giorno di anticipo.
Paolillo si è schierato senza mezze misure con l’Inter e Marotta, troppe date così ravvicinate rischiano di far saltare tutti gli obbiettivi del club nerazzurro per una semplice questione di calendario. Rispetto all’ipotesi circolata nei giorni scorsi, secondo la quale l’Inter porrebbe schierare al San Paolo la formazione Primavera in segno di protesta, l’ex DG è stato ancor più duro.
“Non schiererei la Primavera, non schiererei la squadra dell’Inter e basta. Non è una provocazione, è una rinuncia. L’assegnazione della Coppa Italia avverrebbe normalmente, nessuna colpa. Il calcio italiano ha bisogno di ricostituirsi con uno shock. Nulla si fa senza un effetto shock e qualcuno prima o poi deve farlo“.