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Marotta: “Io via dall’Inter? Fake news. Lautaro? Vedremo cosa fare”

Ai microfoni di Sky Sport l’ad nerazzurro Beppe Marotta fa chiarezza sui temi scottanti in casa Inter. Arriva anche la smentita su un ipotetico addio

L'ad nerazzurro Beppe Marotta ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport. Il dirigente dell'Inter parla dei temi più scottanti del club: da Juve-Inter all'imminente ripresa delle competizioni, fino a passare per l'affare Icardi, la lotta Scudetto e anche i rumours di un suo possibile addio al club targato Suning. Marotta non si sottrae e si esprime facendo chiarezza anche sul progetto.

Su Juve-Inter:Steven all’inizio è stato mal compreso, la sua esternazione è stata solo frutto della forte preoccupazione per quanto stava accadendo in Italia in relazione a quanto era già successo in Cina. Preoccupazione e allarmismo verso una situazione che poteva degenerare, come poi è avvenuto, da un momento all’altro. Voglio ricordare quanto erano forti i nostri dubbi sul giocare la partita contro la Juventus a porte aperte. Quello è stato un segno premonitore lanciato dal nostro presidente di una situazione che poi è degenerata in una epidemia con migliaia di morti”.

Sulla possibilità di schierare la primavera: “Anche su questo abbiamo manifestato il nostro pensiero critico verso un contesto più generale rappresentato dal mondo del calcio. Volevamo mandare un messaggio: si parte solo se in totale sicurezza, garanti per i nostri giocatori e per i nostri dipendenti. Ora c’è e quindi è giusto riprendere. Nel migliore dei modi, per mezzo di un protocollo redatto dal Ministero della salute grazie anche alla Lega Calcio: se lo rispettiamo possiamo avventurarci con meno preoccupazione in questo strano e particolare epilogo. Che, però, porta a una riflessione ulteriore. In un mese e mezzo dobbiamo fare 15 partite, Getafe compreso, cosa che comporterà certamente stress agonistico e mentale oltre all’elevato rischio che i giocatori si facciano male a causa dei tanti impegni al termine di un lungo periodo di sosta forzata, al quale nessun giocatore è mai stato abituato. Il bilancio lo faremo solo alla fine, ma credo che questa preoccupazione sia assolutamente legittima”.

Sull'operazione Icardi: “Devo dire che è stata un’operazione molto positiva. Nata da un prestito con diritto di riscatto, esercitato dal Psg anche se con uno sconto. Alla fine siamo stati tutti soddisfatti: noi, i parigini e il giocatore. Siamo tutti contenti. Del resto era un percorso che avevamo cominciato l’anno scorso e che ora si è concluso come tutti speravano”.

Sulla “linea Marotta”: “La linea Marotta non esiste. Esiste la linea Inter, della quale faccio parte anche io così come Ausilio, che è un bravissimo direttore sportivo e col quale mi confronto continuamente. L’idea è avere un giusto mix di giocatori giovani e altri più esperti, anche perché solo con i primi non si vince. Poi se sono italiani ancora meglio, sempre nel rispetto dell’equilibrio economico-finanziario della società”.

Sullo Scudetto: “Nulla è precluso, nella maniera più assoluta. Dobbiamo ripartire con la stessa determinazione e la stessa volontà di inizio anno, che poi nel corso della stagione ha dimostrato di poterci regalare frutti molto importanti. Ci sono ancora 13 partite di campionato, tanti punti a disposizione e tutto può succedere. Una delle caratteristiche più belle di questo mondo è l’imprevedibilità: dobbiamo farlo diventare il nostro slogan”.

Su Lautaro: “Noi vogliamo rafforzare l’assetto della squadra all’interno della quale ci sono diversi giocatori importanti. Uno di questi è certamente Lautaro, ancora molto giovane, che da talento promesso sta diventando un campione grazie al lavoro di Conte, della società e del ragazzo stesso, che ha dimostrato di possedere grandi qualità calcistiche e professionali. L’Inter non vuole vendere ma comprare, come fanno i grandi club, e noi vogliamo seguire questa linea. Ma c’è una clausola (da 111 milioni di euro, ndr) che scade il 7 luglio: vediamo prima cosa vorrà fare il Barcellona e poi ci sederemo attorno a un tavolino con il giocatore e vedremo cosa fare. Ora è importante che lui resti concentrato per dare il suo contributo e aiutarci a toglierci le soddisfazioni che ci meritiamo”.

Su un ipotetico addio all'Inter: “Sono fake news, all’Inter sto molto bene. La società continua a dimostrare la volontà di migliorarsi e crescere continuamente e io provo grande soddisfazione nel fare questo lavoro. Spero di continuare a lungo e di togliermi grandi soddisfazioni con la conquista di qualche trofeo”.