Massimo De Santis torna sui suoi passi: l'ex arbitro ha dichiarato recentemente di aver sbagliato in occasione di Juve-Parma del 2000, sfida poi terminata con il pareggio tra gli emiliani e i bianconeri. In particolar modo spiega l'episodio legato alla rete poi non convalidata a Cannavaro, dichiarando di aver commesso un errore in favore della Juventus. In seguito una rivelazione sorprendente: De Santis, prima di intraprendere la carriera di direttore di gara, svela la sua fede calcistica. Per concludere parole anche sugli arbitri del nostro calcio.
Ecco quanto affermato dall'ex arbitro ai microfoni di Radio Incontro Olympia: “Errore mio, lo commisi a vantaggio della Juve, lì per lì non mi resi conto, poi rivedendo dopo capii. Il dubbio che non fosse calcio d’angolo in Juve-Parma ce l’avevo, e poi parliamoci chiaro, io arbitro di Roma non dovevo essere designato in quella gara, come qualcuno di Torino non doveva fare la Lazio. Non sono mai stato tifoso della Juve, in quella partita feci più danni che favori. Lì era tutto organizzato il giorno prima, il problema fu Fiorentina-Lazio arbitrata da Treossi. Io tifoso della Juve? In realtà ero un tifoso dell’Inter. Il dubbio che non fosse calcio d’angolo in Juve-Parma ce l’avevo…”
Sugli arbitri e sulle designazioni di oggi: “Oggi non ci sono arbitri avvicendati per motivi tecnici, sono davvero pochi o nessuno. Prima non era affatto così. Ci sono alcuni direttori di gara che non hanno una grande storia positiva con la Lazio. Giacomelli? Non posso dire più di tanto, però con Orsato ad esempio c’è un abisso e potrebbe arbitrare fino a 50 anni. Ora gli arbitri bravi sono impegnati in Serie B per esempio, difficilmente riescono ad emergere. Sono diventati troppi e il Var toglie visibilità, l’arbitro invece ne ha bisogno”.