L'amministratore delegato nerazzurro Beppe Marotta ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport in cui ha commentato la deludente sconfitta subita in casa contro il Bologna. Il dirigente interista ha anche parlato del periodo di difficoltà di Lautaro Martinez e Christian Eriksen. Ecco di seguito riportate le sue dichiarazioni:
“Rimane grande amarezza e delusione di non aver ottenuto i tre punti alla luce di un ottima prestazione di una parte di gara, soprattutto di episodi come il rigore. Purtroppo è successo così di conseguenza rimane delusione. Ci siamo dilungati tutti noi dirigenti con Conte per fare una disamina ed esprimere la nostra amarezza e il nostro disappunto per una gara che era alla nostra portata. Certamente Conte ha già iniziato a pensare a giovedì. È molto arrabbiato, ma la sua critica serve a far capire un personaggio e un uomo che vuole ottenere molto di più da sé stesso e dalla squadra. Verona è una tappa interlocutoria di un cammino, ma viene in un momento in cui dobbiamo dimostrare di aver fatto tesoro di quanto buttato ieri”.
“In questo momento straordinario coesistono la parte agonistica, cioè campionato ed Europa League che affronteremo ad agosto, e quella di mercato che avviene purtroppo in contemporanea. L'Inter non vuole vendere i suoi calciatori più importanti, parliamo di un ragazzo di ventitré anni che può essere in un periodo involutivo della sua carriera legato alle continue voci che lo rincorrono e magari lo condizionano. Abbiamo ammirato un ottimo Lautaro nella prima parte di stagione, adesso deve tornare alla serenità che lo porti a prendersi le sue soddisfazioni personali e dare il contributo all'Inter come nella prima parte”.
“Eriksen? Si è inserito, certamente con difficoltà a gennaio, in un settore che purtroppo sta patendo in seguito a indisponibilità delle lacune maggiori. È un grande giocatore, sicuramente può dare molto di più. Noi lo aspetteremo con calma ma anche qui Conte sta facendo un ottimo lavoro. Mancano 8 giornate e dovremo dare il massimo. Abbiamo subito solo quattro sconfitte che possono essere tante o poche. Tante per quello che l'Inter rappresenta, poche se paragonate al nostro percorso di crescita”.
“Si può vincere l'Europa League?Tentare sicuramente si, non sappiamo lo stato di forma delle altre squadre ma dobbiamo crederci. Dire partecipiamo per vincere ed è già una grande cosa”