Inter, Lukaku e Lautaro: perché non sono piຠquelli della LuLa?

Lo straordinario girone di andata e alcune prestazioni maiuscole in Europa dell'Inter di Antonio Conte avevano come protagonisti sugli scudi, su tutti, Romelu Lukaku e Lautaro Martinez. Tifosi e stampa erano estasiati dall´efficacia e dall'intesa di un tandem d´attacco che a Milano, sponda nerazzurra del naviglio, non si vedeva dai tempi del Triplete con Milito ed Eto´o.

Non solo i numeri, che recitavano 31 gol complessivi tra Champions League e Serie A nel solo girone di andata (16 per Lukaku, 15 per Lautaro), ma anche l´armonia e l´affiatamento di una coppia in cui l´uno sembrava giocare per l´altro e viceversa, senza individualismi, tra scambi e sorrisi, per poi abbracciarsi, o prendersi letteralmente mano nella mano ed esultare assieme e dopo una rete.

Tutto molto, troppo bello, e quando il bello svanisce é inevitabile interrogarsi sulle ragioni per le quali qualcosa sia andato storto. 

Durante Inter Fiorentina di ieri, dopo un passaggio sbagliato, il Toro cerca lo sguardo del compagno e amico belga, che non si volta, quasi stizzito, e sembra esprimere solamente disappunto per l´imprecisione.

Che ne è degli sguardi felici, degli abbracci, dei sorrisi, dei siparietti e delle dichiarazioni di “amore” post partita? Difficile trovare risposte. 

Forse il lungo stop, le ultime prestazioni di Sanchez e gli acciacchi fisici di Lautaro stesso, hanno semplicemente ridotto il minutaggio della coppia e con esso l´intesa creatasi. O forse, piú probabilmente, le recenti performance sottotono dell'argentino, complice anche il desiderio di quest'ultimo di raggiungere l´altro amico, nonché connazionale Messi, a Barcellona, e di vestire la casacca blaugrana, hanno incrinato il rapporto tra due che sembravano essere destinati e piú che mai intenzionati, in un futuro prossimo, a riscrivere insieme la storia dell´Inter.