Una tregua armata, perchè le posizioni dell'Inter e di Antonio Conte rimangono ancora molto distanti. Le parole del tecnico all'Ansa vanno interpretate in maniera corretta. “Ho sposato un progetto triennale con l’Inter e come ho sempre fatto nella mia vita lavorerò duramente e mi batterò con tutte le mie forze e con tutto quello che è nelle mie possibilità affinché sia un progetto vincente”, sono state le rilasciate ieri dal tecnico salentino. Può sembrare un segnale distensivo , in realtà la frattura c'è ed è evidente e sarà molto difficile da ricomporre. C’è stato però un primo colloquio tra Conte e il presidente Steven Zhang, attualmente in Cina. Nella telefonata è emersa la volontà di concentrarsi esclusivamente sull’Europa League. Tradotto: ora lasciare perdere tutto e concentrarsi sull'obiettivo comune, del resto se ne riparlerà più avanti.
Conte deciderà il suo futuro dopo l’Europa League. I nerazzurri sono partiti stamane per la Germania e mercoledì affronteranno a Gelsenkirchen gli spagnoli del Getafe, negli ottavi di finale da disputare in gara unica. Conte ha voglia di vincere questo trofeo, ha fatto quadrato con la squadra, caricato lo spogliatoio, e ha l'obiettivo di confermare la tradizione che lo vuole sempre vincente al primo anno. Inoltre, con un trofeo conquistato, avrebbe man forte nel colloquio che avverrà dopo la competizione europea con il presidente Steven Zhang, dopo aver già ottenuto il secondo posto.
Le questioni aperte dopo la vittoria di Bergamo restano lì, sospese, con uno strappo non ricucito. Conte non ha intenzione di schiodarsi dalle sue posizioni, è convinto occorra un cambiamento interno alla società,con i rapporti che si sono irrigiditi pure con l’ad Beppe Marotta. Il tecnico vuole far valere le sue ragioni , nel colloquio con Zhang spiegherà cosa è necessario secondo lui per tornare a vincere, sul mercato e a livello di dirigenza. Vuole mettere in atto una «contizzazione» del club in ogni ambito. Le parole di Conte “mi batterò con tutte le mie forze”, non sono quelle di chi ha intenzione di gettare la spugna, ma fanno presagire ad una battaglia per la gestione del club: in questa situazione, però,i margini per una convivenza tra Conte e l’attuale dirigenza sono veramente piccolissimi. Conte vuole convincere Zhang a sposare la sua visione.Vuole avere un canale diretto e preferenziale con la società senza intermediari. La dirigenza ieri è salita al completo ad Appiano per sottoporsi alle procedure anti-Covid previste dalla Uefa. Ma nessun confronto è avvenuto tra dirigenti ed allenatore.
Resta l'ipotesi della rescissione consensuale, con un grosso punto di domanda futuro per entrambi. Per Conte, avendo smentito lui stesso contatti con la Juventus, è difficile trovare una sistemazione con tutte le panchine importanti occupate. Se Conte deciderà di andare, Beppe Marotta lo sostituirà con Massimiliano Allegri. Come in quell'estate del 2014, alla Juventus.