Inter, è sempre più una difesa bunker: Godin sugli scudi
La retroguardia nerazzurra sempre più impenetrabile: contro lo Shaktar servirà la partita perfetta
Nel momento forse più decisivo della stagione l'Inter sembra essersi ritrovata in tutto e per tutto. L'Europa League ha visto una squadra totalmente cambiata, i cui primi presagi si ebbero già nello 0-2 con il quale i nerazzurri espugnarono il campo dell'Atalanta. Le note liete sono molteplici e quella forse che più di tutte è ben accetta è quella relativa al reparto difensivo.
Infatti, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, la retroguardia nerazzurra è sempre più impenetrabile e non a caso, gli ultimi sei incontri disputati hanno visto subire da Handanovic una sola rete. Antonio Conte, ovunque abbia allenato, è riuscito a plasmare sempre e comunque delle ottime difese che risultavano essere poi alla fine le migliori del campionato. Anche con i meneghini, in Serie A, ciò è abbondantemente accaduto ma ora l'attenzione, come comprensibile che sia, si è radicalmente spostata sull'Europa League che sta mettendo in mostra un terzetto difensivo in forma e che lascia agli avversari solo le briciole.
Fondamentale nel reparto difensivo lo è tornato ad essere Diego Godin che grazie alla sua esperienza sta trascinando i nerazzurri soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà. La difesa a tre di Conte, se è vero quanto è vero che abbia comunque esaltato maggiormente le doti di De Vrij, ha inizialmente penalizzato il difensore uruguiano che si è visto relegato alla panchina in numerose occasioni. L'ascesa di Bastoni ha poi fatto il resto anche se, nel post lockdown, tutto sembra ancora una volta mutato. Lo “sceriffo”, complice anche le non esaltanti prestazioni di Skriniar, è tornato prepotentemente al centro del progetto viste anche le sue ottime prestazioni da vero leader. Ora più che mai, contro lo Shaktar Donetsk in semifinale di Europa League, servirà l'ennesima partita perfetta al cospetto di un reparto offensivo, quello ucraino, molto veloce e pericoloso.