L'infortunio di Alexis Sanchez costringe Antonio Conte a ridisegnare il reparto d'attacco nerazzurro contro lo Shakhtar anche per quanto riguarda le soluzioni in corsa. In avanti le alternative sono poche, considerando che non c'è un vice Lukaku, ora Conte dovrà fare a meno anche dell'alternativa a Lautaro Martinez. C'è Sebastiano Esposito ma il giovane 18enne ha solo 15 minuti nelle gambe dal post lockdown. E' allora spazio a Christian Eriksen: è lui la “seconda punta” da affiancare a Lukaku a gara in corsa.
Antonio Conte ha ricevuto risposte molto positive dal trequartista danese nei suoi due ingressi in Europa League contro Getafe, dove è andato pure a segno, e Bayer, dove è stato illuminante. L'ex Tottenham ha tutte le carte in regola per essere il jolly contro lo Shakhtar: in quel ruolo, Eriksen, potrebbe essere sollevato da compiti difensivi, con la libertà di muoversi dietro la punta come faceva agli Spurs, ed essere fondamentale per questi ultime importantissime partite.
Nel Tottenham, dove a volte partiva da sinistra, a volte centralmente, era libero di muoversi alle spalle di Harry Kane. Conte richiede movimenti diversi in quel ruolo rispetto a Pochettino con tagli, profondità e stare molto vicino al compagno di reparto che sono il mantra del tecnico leccese, però Eriksen da sottopunta ha tutto per far eccellere le sue qualità. Lì può coprire il campo non con la corsa, come possono fare Lautaro o Alexis Sanchez, ma con lanci illuminanti, palloni filtranti e taglienti, in grado di spezzare le difese, mandando in porta Lukaku. Con l'infortunio di Sanchez, il danese, può tornare sè stesso; quello della Champions League di un anno fa: il vero Christian Eriksen.