Lunedì' ore 21.00 a Dusseldorf l'Inter giocherà la partita più importante della sua storia recente, con la possibilità che poi, quattro giorni dopo, la partita più importante possa diventare un'altra. Non sarà facile, per nulla. D'altronde si tratta di una semifinale di una coppa europea, non può che essere altrimenti.
L'Inter ha lavorato molto negli ultimi anni per poter tornare a giocare queste partite, per tornare a vivere certe notti europee. Il duro lavoro fatto dalla dirigenza e gli investimenti pesanti della della società stanno portando i propri frutti. Certo l'Europa League non ha il prestigio della Champions, ma per una squadra che non vince un trofeo da nove anni è molto importante.
Inoltre una squadra italiana non alza un trofeo europeo proprio dalla Champions vinta dall'Inter dieci anni fa. L'occasione è ghiotta, ma ci vuole molta attenzione. I nerazzurri devono essere consapevoli della propria forza, ma anche di quella dell'avversario. Negli ultimi anni l'Inter ha giocato con Lazio ed Empoli due partite fondamentali per la qualificazione Champions (vinte entrambe), ma ha poi fallito le due partite decisive della fase a gironi della massima competizione europea (contro Psv e Barcellona). Ora c'è l'occasione per riscattarsi e dimostrare che anche nel palcoscenico europeo l'Inter sa vincere le partite decisive ed è quindi cresciuta.
Vincere l'Europa League farebbe fare un salto di qualità notevole alla squadra, con la possibilità di giocarsi un ulteriore trofeo, la Supercoppa Europea. Per farlo, occorre innanzitutto battere lo Shakhtar, nella partita più importante della storia recente dell'Inter.