Inter, appuntamento con la storia: come può uno scoglio arginare il mare?
Inter, dal “Io vorrei, non vorrei ma se vuoi” di Lucio Battisti all’Inter di Antonio Conte il passo è breve
Come può uno scoglio arginare il mare? Così cantava Lucio Battisti nel ritornello di “Io vorrei, non vorrei ma se vuoi”, brano datato 1972. La percezione è che l'Inter sia veramente un mare in tempesta, una squadra apparsa in palla e determinata, che sa ciò che deve fare sia in fase di possesso e sia in fase di non possesso. Aggredisce, difende e soprattutto ragiona, ingredienti non indifferenti durante l'arco di un incontro.
Se il mare non può che essere l'Inter, lo scoglio questa volta non può che essere rappresentato metaforicamente dagli ucraini dello Shakhtar che se si ritroveranno di fronte i ragazzi di Antonio Conte determinati come negli scorsi incontri, faranno fatica di certo ad arginare il “mare”. Paragoni a parte, è doveroso sottolineare, alla vigilia di questa tanto attesa semifinale, alcuni dati più che importanti come quello ad esempio riguardante la disputa di una semifinale a livello europeo da parte dei nerazzurri a distanza di dieci anni.
Degno di nota anche un altro ulteriore dato: se l'Inter dovesse riuscire a battere lo Shakhtar Donetsk, raggiungerebbe quota cinque vittorie consecutive in Europa, un qualcosa insomma che non accade dal 2010 quando l'Inter di Josè Mourinho riuscì tra l'altro ad allungare la serie a sei successi di fila.
Può bastare? No, non può bastare. Infatti, la semifinale che i meneghini si appresteranno domani a disputare è l'ottava in tutta la sua storia europea fra Champions League ed Europa League mentre capitolo a parte è quello relativo ai precedenti fra le due squadre: l'unico è datato stagione 2005/2006 quando l'Inter, nella fase di qualificazione alla Champions League, vinse il doppio confronto fra andata e ritorno con il risultato complessivo di 3-1.
Il club di Via della Liberazione ha tutte le carte in regola per poter accedere alla finale, conscia di come lo snodo più importante possa essere proprio quello relativo al reparto difensivo che sarà chiamato ancora una volta a dimostrare tutto il suo potenziale. Infatti, al cospetto di una squadra molto veloce e tecnica quale quella ucraina, il trio Godin-De Vrij-Bastoni dovrà dimostrare tutto il proprio valore. Lo stesso Barella, come del resto Brozovic, saranno determinanti con i loro inserimenti in quanto saranno chiamati a dar man forte al duo Lukaku-Lautaro: il primo vuole continuare a trascinare i meneghini, il secondo è invece alla ricerca della rete perduta.
Inter, appuntamento con la storia: del resto, come può uno scoglio arginare il mare? Ai posteri l'ardua sentenza