L'Inter è l'unica squadra italiana ancora impegnata nella stagione 2019/2020, mentre le rivali sono già in vacanza a pensare alla prossima di stagione. In palio, per i nerazzurri, c'è l'Europa League. Un trofeo che l'Inter, ma in generale nessuna squadra italiana, ha ancora vinto da quando ha cambiato denominazione. L'Inter vinse l'allora Coppa Uefa nel 1998. Inter che è stata anche l'ultima squadra italiana a sollevare un trofeo europeo, la Champions League del 2010. Rivincere una coppa europea a dieci anni dal favoloso Triplete sarebbe una cosa dal grande significato. Ne è conscio Antonio Conte, che per questo non vuole distrazioni sul futuro attorno alla squadra.
Prima lo Shakhtar, poi (se tutto andrà bene) una tra Manchester United e Siviglia. In palio ci sono anche circa 20 milioni di euro: fin qui l'Inter ne ha incassati 5,5, in caso di vittoria andrebbero aggiunti i 14 milioni di premi e una quota tra i 3 e i 5 milioni provenienti dal market pool Uefa. La vittoria dell'Europa League non avrebbe solo una valenza economica, naturalmente, ma anche e soprattutto sportiva. Vincere questa competizione significa staccare il pass per la Supercoppa Europea che si giocherà il 24 settembre a Budapest. Un' occasione importantissima, perchè mette sul piatto un nuovo trofeo e (almeno) altri 3,5 milioni di euro.
Il successo in Europa League sarebbe strettamente collegato con la prossima stagione in Champions League. Al momento, considerando il coefficiente Uefa, i nerazzurri sono in bilico tra la terza e la quarta fascia. Vincere l'Europa League, invece, vorrebbe dire prima fascia , e porterebbe ad evitare molte big del calcio europeo. Un ulteriore motivo per vincere la ex Coppa Uefa, negli ultimi anni tanto snobbata dai club italiani che non si sono mai resi conto di quanto fosse quanto utile e preziosa. È l'ora dell'Inter, a partire dalle 21.00 di lunedì. A Dusseldorf c'è lo Shakhtar.