Inter, senti Lucescu: “Lo Shakhtar non ha nulla da invidiare all’Inter.”
Mircea Lucescu, l’allenatore più longevo in attività , ed ex di entrambe le squadre, tifa Shakhtar ed è convinto che gli ucraini possano battere l’Inter.
Mircea Lucescu è l'allenatore più longevo in attività ed è stato allenatore dell'Inter, anche se per breve tempo, e dello stesso Shakhtar. E' stato colui che ha piazzato la città di Donetsk nella cartina dell'Europa che conta, vincendo nel 2009 l'ultima edizione della Coppa Uefa. Si è concesso in una bella intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha detto per chi fa il tifo questa sera: ” Questi sono i miei bambini, capisce? Tanti di loro sono cresciuti con me. Pure l’Inter la porto dentro, eh. Però…”.
Apparte il tifo con il cuore, Lucescu sostiene comunque che lo Shakhtar sia superiore all'Inter: ” Credo che, al momento, lo Shakhtar sia superiore all’Inter. Se non altro perché giocano da tanto insieme, hanno parecchia esperienza europea e sanno sempre cosa fare in qualsiasi situazione.” Lucescu, da tecnico, inquadra così lo sviluppo tattico della partita: “Due squadre completamente diverse. L’Inter si basa sull’organizzazione difensiva e sulle qualità individuali, recupera e verticalizza, lo Shakhtar è votato al controllo della manovra e all’interno del collettivo esalta i suoi talenti. In questi anni, anche con me, ha perfezionato il gioco negli spazi brevi e in questo i brasiliani sono eccezionali…”.
La filosofia degli ucraini di acquistare brasiliani nel reparto offensivo è partita dal tecnico rumeno, il quale però, spiega che non è solo merito suo: “Non io, il club. Anche quelli che non sono arrivati con me sono bravi, la loro forza è essere lì quasi tutti da più di 2-3 anni. Fonseca non riusciva a inserirli bene, con Castro sono tornati a fare come con me: nessuno arriva ed è titolare, aspettano, giocano spezzoni finché non assimilano la filosofia della squadra e sono pronti. E a quel punto ce ne sono altri dietro a fare lo stesso. Una filosofia che io e il presidente Akhmetov abbiamo sempre condiviso: ucraini dietro, brasiliani davanti. E che ha reso lo Shakhtar competitivo negli anni”.
Alla classica domanda su dove si deciderà la partita, Lucescu indica il centrocampo come reparto chiave: “Non contano i duelli individuali, si deciderà a centrocampo: lì lo Shakhtar porta sempre un uomo in più per far valere il suo palleggio, ed è sempre lì che l’Inter andrà a spezzare, recuperare il pallone e colpire in contropiede. Dipenderà da come gli ucraini faranno venire fuori l’Inter, sono molto bravi saltare l’uomo e accelerare.“