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Inter-Shakhtar, la voglia di Handanovic di alzare un trofeo come stella polare

Samir Handanovic non è ancora riuscito ad alzare un trofeo in nerazzurro. L’Europa League è l’occasione per farlo da capitano.

Samir Handanovic è in nerazzurro dal 2012, arrivato dall'Udinese. Le sue stagioni con la maglia dell'Inter sono sempre state molto positive, nonostante nelle prime annate la squadra non è mai riuscita ad ottenere ottimi risultati. Negli ultimi tre anni, però le ambizioni della società nerazzurra sono cambiate.

Handanovic ha resistito alle offerte che nel corso degli anni sono arrivate soprattutto dai club di Premier League, perchè ha sempre sostenuto di voler vincere almeno un trofeo con l'Inter. A maggior ragione ora che è diventato capitano della squadra, dopo il caso Icardi. Il portiere sloveno si è sempre dimostrato un leader tecnico in campo, ora è diventato anche un leader morale. Guida la squadra, si prende la responsabilità delle interviste pre e post partita e non ha mai nascosto la faccia nei momenti di difficoltà, difendendo ma anche criticando quando è stato necessario la squadra.

Ieri ha espresso parole di fiducia, carica ma anche di grande attenzione verso i propri compagni: “Bisogna fare una partita di livello migliore rispetto a quelle fatte fino ad oggi, perché il livello si alza sempre. Lo Shakhtar Donetsk è la squadra più forte tra quelle incontrate fino a questo momento in Europa League, quindi dovremo proporre una una prestazione migliore rispetto agli altri match.”, le parole del portiere sloveno che ha poi elencato le qualità degli ucraini.

Alla domanda sull'orgoglio di disputare questa semifinale, la risposta di Handanovic fa capire benissimo l'amore che lo sloveno ha per questi colori: “Essere un giocatore dell’Inter è sempre un orgoglio e non solo oggi. Tutti quelli che hanno indossato questi colori sono orgogliosi di averlo fatto. Ora pensiamo solo a una cosa: cerchiamo di meritarci sul campo la finale”.

Lui la finale la vuole conquistare, per poi poter fare quella cosa per cui è voluto sempre rimanere all'Inter: alzare un trofeo con la maglia nerazzurra, da capitano.