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Inter in finale, Ausilio sorride, Lautaro e Bastoni parlano per lui

La vittoria nella semifinale di ieri ha spazzato come per magia ogni polemica, E’ giusto così, inutile continuare a ruminare sulle parole di Conte dopo la partita di Bergamo, c’è una coppa da vincere ed un programma da portare avanti. Tanto più adesso che la regina del calcio italiano degli ultimi 9 anni appare in affanno, sia dal punto di vista tecnico che economico. La Juventus non è più irraggiungibile, le mosse di mercato della dirigenza bianconera negli ultimi anni, costose ed errate,  hanno accelerato la chiusura del gap che costringeva  l’Inter a una programmazione almeno di medio periodo, in attesa del nuovo stadio e dei nuovi sponsor.

Tutti felici dunque, in primis i tifosi che riassaporano profumo di vittoria internazionale dopo 10 lunghissimi anni di pane e cicoria, tra sconfitte con il Beer Sheeva e i sorrisi dei tifosi avversari duri da digerire. E insieme a loro il gruppo Suning, gli Zhang negli anni scorsi hanno seminato con pazienza e lungimiranza, hanno dispensato calma ed ottimismo, ora si iniziano a vedere i frutti da raccogliere. E’ ovviamente felice Antonio Conte, che dopo un secondo posto in campionato corroborato da numeri migliori di quelli dei campioni d’Italia, porta l’Inter all’ultimo round della competizione europea. Soddisfazione grande per lui nei confronti dei suoi ragazzi e anche del suo palmares personale che per la prima volta si arricchisce di una finale continentale.

La soddisfazione deve essere enorme anche per Piero Ausilio. Il DS nerazzurro, indicato da molti come l’obbiettivo principale delle accuse di Conte, sa per esperienza che le parole se le porta via il vento mentre i fatti restano. I giudizi degli osservatori sono stati unanimi nel riconoscere a Bastoni e Lautaro la palma dei migliori in campo ieri sera, due acquisti pensati, organizzati e realizzati da guarda caso da Piero Ausilio  e per di più in epoche di ristrettezze causa FFP. Nessun interista attento ha dimenticato le ironie pesanti a commento dell’acquisto del difensore centrale dall’Atalanta due anni orsono, la valutazione di 31 milioni tra cash e contropartite tecniche fece gridare allo scandalo. Ieri sera Bastoni , per l’ennesima volta nonostante la giovanissima età, ha chiuso la bocca ai sorrisi impovvidi ed ha dimostrato quanto sia stata oculata l’operazione di mercato che lo portò a Milano Sull’acquisto di  Lautaro  c’è poco da dire, hanno detto tutto i media spagnoli in questi ultimi mesi, meglio ricordare che anche gli acquisti di De Vrji e Brozovic devono essere ascritti al lavoro di Ausilio. Che avrà pure fatto degli errori, ma chi è senza peccato scagli la prima pietra, purchè questa non venga da Torino e dintorni perché ci sarebbe da sorridere.