L’Inter ha bisogno di Antonio Conte e in fondo, per quanto sarebbe potuto suonare assurdo poco piú di un anno fa, Antonio Conte ha bisogno dell’Inter. Le due parti, storicamente poli opposti e apparentemente incompatibili, si sono trovate e lasciarsi ora sarebbe un errore imperdonabile, e soprattutto privo di alcun senso, per entrambi.
Il progetto Inter é in rampa di lancio, in netta crescita, e venerdí sera potrebbe portare alla raccolta del primo frutto. Per arrivarci, La societá e la squadra si sono affidate al proprio comandante, che ha saputo accelerare il processo di sviluppo dei nerazzurri lasciando la sua impronta ben marcata sulla stagione, sul raggiungimento della finale e, qualora dovesse accadere, sul primo trofeo griffato Suning. L’ex ct ha infatti quasi annullato il gap con chi per anni, da quando era lui stesso a sedere su quella panchina, é stato davanti ai nerazzurri, e ha riportato l’Inter a fare la voce grossa in Europa come non accadeva da circa un decennio. Il club di viale della Liberazione ha bisogno di lui per continuare a crescere, e in societá probabilmente ne sono tutti consapevoli.
Dal canto suo, Antonio Conte ha imparato a conoscere l’Inter e ad amare l’Inter, ad ogni costo. Ha agito sempre per il bene del club e alzato i toni quando necessario, e poco importa se le sue dichiarazioni sarebbero state poi strumentalizzate, quello che conta é che portassero dove voleva lui. Ora, la sensazione é che le tinte nere e azzurre siano entrate anche nel suo DNA, coprendo il bianco che lo ha contraddistinto nel suo passato e che sembrava indelebile. Non solo, l’allenatore leccese é consapevole della potenza e del potenziale di questa societá, e dei grandi margini di miglioramento che detiene, e con un contratto come il suo e orizzonti ancora tutti da scoprire, risulta davvero difficile pensare che possa essere davvero nel suo interesse lasciare sul piú bello.