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Inter Siviglia, pregi e difetti degli andalusi: occhio a Banega e Suso

Inter, l’ultimo ostacolo verso la vittoria dell’Europa League è il Siviglia: l’analisi degli andalusi

Un squadra pericolosa, esperta, scaltra. E' il Siviglia di Lopetegui, l'ultimo ostacolo sulla strada dell'Inter verso la possibile vittoria dell'Europa League. La compagine spagnola, che ha dalla sua la tanta esperienza maturata in questi ultimi anni, andrà sicuramente presa con le pinze e affrontata con umiltà poichè se ciò non dovesse accadere, si rischierebbe di compromettere fin da subito la finale. 

Gli andalusi sono coloro i quali che nel nuovo millennio sono riusciti a disputare più finali, ben 19 fra Europa League, Supercoppa Europea a Coppa del Rey. Una squadra esperta insomma in grado di vincere ben 5 Europa League negli ultimi 14 anni: 2006, 2007, 2014,2015,2016. 

In semifinale, contro il Manchester United, i ragazzi di Lopetegui hanno sofferto, si sono difesi per ampi tratti dell'incontro ma alla fine sono riusciti a portare a casa la qualificazione alla finale, sfruttando quelle poche azioni prodotte collettivamente. L' essere cinici sotto porta, a maggior ragione per l'Inter che spreca molto, sarà quindi una delle chiavi della finale con gli spagnoli che per via dell'esperienza maturata, potrebbero essere avvantaggiati da questo punto di vista. 

La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina analizza lo scacchiere tattico degli andalusi a partire dalla difesa con Diego Carlos e Koundè che saranno chiamati a neutralizzare gli attacchi di Romelu Lukaku e Lautaro Martinez. A detta della “rosea”, la coppia difensiva appare forte e complementare: mentre il primo è un marcatore vero e proprio che gioca sempre al limite, il secondo si caratterizza invece dalle buone doti in fase di impostazione. A centrocampo risulterà determinante Fernando, soprattutto in fase difensiva mentre le chiavi del gioco andaluso passeranno dai piedi dell'ex Banega. 

Brozovic sarà chiamato a neutralizzare l'impostazione di gioco assieme a Gagliardini, mentre la retroguardia nerazzurra dovrà fare i conti con giocatori come Ocampos e l'ex Milan Suso. Sulle fasce da tenere d'occhio sono sicuramente Navas e Reguilon che spingono molto dalle loro parti: il primo è stato reinventato terzino, il secondo è un giovane più che promettente che ha avuto già modo di castigare la Roma.