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Siviglia-Inter, le chiavi tattiche. Che sfida tra Lopetegui e Conte

La finale di Europa League di questa sera a Colonia sarà  una grande sfida tra i due tecnici, con tante chiavi tattiche da analizzare.

Dopo dieci anni l'Inter torna a disputare una finale europea. Di fronte ci sarà il Siviglia. Una squadra che ha fatto molto bene in stagione, con un progetto tattico interessante e ben definito. Entrambe le squadre costruiscono moltissimo, anche se in maniera differente. Il Siviglia, nel credo di Lopetegui, è molto fluido, con anche forti individualità, che ama attaccare sfruttando l'ampiezza.

La squadra di Lopetegui assomiglia abbastanza alla sua Spagna, con il principio “7 fuori 3 dentro”. Questo prevede che venga mantenuta una struttura perimetrale composta da sette giocatori all’interno della quale se ne muovono tre di supporto per far progredire l’azione e gestire il palleggio. Questa disposizione tattica ha uno scopo ben preciso: dare ai giocatori dei riferimenti immediati sull’esterno, così da garantire una copertura costante dell’ampiezza, e delle soluzioni di passaggio pur mantenendosi sempre in movimento e scambiandosi di posizione. Ever Banega va a nozze con questo sistema. Le sue caratteristiche sono perfette perchè il centrocampista argentino ha un'enorme capacità di riconoscere gli spazi, sa leggere i movimenti dei compagni e tocca la palla con eleganza. La porta, la muove corta o cambia lato per innescare l’esterno sulla fascia opposta.

Banega è decisivo per l'organizzazione delle combinazioni in fascia. Quando il Siviglia costruisce dal basso, l’argentino si abbassa alla sinistra dei due difensori centrali così da formare una linea a tre e consentire a Reguilon di avanzare prendendo campo. In questa fase, Fernando e Jordan, agiscono come una coppia in mezzo al campo. I due esterni offensivi, Suso e Ocampos, stringono verso il centro per consentire l'avanzata dei due terzini: Reguilon, appunto, e Jesus NavasEn-Nesyri, punta marocchina arrivata a gennaio dal Leganes, tende a defilarsi molto, per portare più densità nel palleggio laterale e creare spazi per l'inserimento dei compagni. I due terzini agiscono come dei quinti di centrocampo, sono molto offensivi e lasciano degli spazi dietro che l'Inter dovrà essere brava sfruttare.

L'Inter dovrà essere brava ad adattarsi agli scambi di marcatura e ai tempi di pressione. Dalla sinistra del Siviglia potrebbero arrivare le azioni più pericolose, dunque la squadra di Conte potrebbe attuare un sistema di pressing simile a quello visto contro lo Shakhtar: Barella a uscire in prima linea insieme agli attaccanti, questa volta invece che contro il terzino sinistro avversario, per contrastare l’abbassamento di Banega, mentre D’Ambrosio potrebbe stare più bloccato per controllare le salite di Reguilon. Con gli altri due centrocampisti di Conte sui corrispettivi avversari, l’Inter potrebbe avere teoricamente un vantaggio nelle uscite in pressing, dato che si formerebbero una serie di accoppiamenti naturali, senza necessità di elaborate scalate per contrastare lo scaglionamento del Siviglia

L’Inter no deve solo mettere in crisi la costruzione avversaria: in questa stagione il palleggio nerazzurro è cresciuto molto e stasera sarà importante dare ulteriori segnali di crescita da questo punto di vista. Lukaku e Lautaro devono essere serviti in maniera corretta per ingaggiare duelli o per impegnare Koundé e Carlos, una coppia molto interessante, ma che potrebbe patire il confronto con i totem d'attacco nerazzurri.

Lopetegui con De Jong e Munir ha soluzioni importanti dalla panchina e con entrambi può variare molto la tipologia di gioco. Anche Oliver Torres e Franco Vazquez sono due ottime carte per l'ex ct della Spagna. Lopetegui è più imprevedibile di Conte e potrebbe sorprendere con qualche soluzione particolare, invece Conte lavora molto sul sistema di gioco scelto, all'assimilazione totale di ogni movimento. E' maniacale in questo e prepara le partite come nessuno. Sanchez ed Eriksen però sono due lussi che poche squadre si possono concedere dalla panchina. Conte dovrà essere bravo anche a leggere la sfida, partendo chiaramente dal suo credo calcistico.

Per l'Inter sarà fondamentale non farsi schiacciare e tenere il possesso palla. Così la squadra di Conte da il meglio di sè. Il meglio di sè per portare a Milano la coppa.