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Tiki-taka, singoli e…Monchi: Inter, occhio al Siviglia. L’habitué dell’EL

Dopo aver superato lo Shakhtar in semifinale segnando 5 gol l'Inter di Conte si prepara ad affrontare il Siviglia di Lopetegui. La domanda che tutti si stanno ponendo è la seguente: che tipo di squadra è quella allenata dall'ex tecnico del Real Madrid? E inoltre: quali sono i singoli più pericolosi per i nerazzurri nel capitolo conclusivo dell'Europa League? Conosciamo meglio gli andalusi, abili nelle finali della competizione e anche ben organizzati dal punto di vista tecnico e…societario. 

SUL CAMPO – Il modulo preferito dai sevillistas è 4-3-3: tra i pali c’è Bounou (protagonista di una gavetta tra segunda division e poche apparizioni in Liga), i due centrali sono Diego Carlos (dotato di un'eccellente stazza tanto da essere soprannominato “El Muro”)  e Koundé (abile nel leggere in anticipo le giocate avversarie e a impostare) e al loro fianco ci sono i terzini di spinta come Reguilon (finito al centro delle voci di mercato) e Jesus Navas (uno che all'occorrenza può essere anche schierato nel tridente offensivo); a centrocampo troviamo Fernando, accanto al quale agiscono Banega e Jordan; avanti il perno centrale è En Nesyri. Pronti a subentrare dalla panchina i vari Vazquez, de Jong, El Haddadi. Lopetegui può contare su diverse alternative per sbloccare il risultato con il possesso palla orientato a raggiungere più facilmente l’area di rigore e a scardinare la retroguardia avversaria. Un ruolo fondamentale ce l'hanno i terzini che cercano sempre gli scambi per arrivare in porta e per creare qualche grattacapo alla difesa. Tiki-taka e coinvolgimento di ogni singola pedina con uno stile che si basa molto sul collettivo particolarmente affiatato anziché su determinati singoli. 

IL DIRIGENTE – L'artefice della realtà Siviglia è senza dubbio Ramon Monchi: se Emery è riuscito un paio di anni fa ad incrementare il bottino del club iberico lo deve anche al ds abile nel scoprire giovani talenti e anche nel rivenderli a prezzo astronomico tanto da essere soprannominato “Il Cassiere di Siviglia” (Dani Alves, Luís Fabiano, Júlio Baptista, Álvaro Negredo e Federico Fazio le cessioni più illustri) assieme a un certo Sergio Ramos). Una parentesi alla Roma poco esaltante lo costringe a cambiare aria…ma la scelta è scontata facendo ritorno al Sanchez Pizjuan nel 2019 riprendendo quel posto che ha fatto le fortune dei sevillistas. Scouting, pieno controllo sull'area tecnica e valorizzazione dei singoli fino alla scelta idealistica e sfacciata del tecnico. 

Dopo aver battuto una corazzata come lo United adesso il Siviglia si appresta a giocare la finale di EL, una sorta di habitué visti i tre successi consecutivi nel 2014-2015-2016. Attenta Inter…