Siviglia-Inter, cosa non ha funzionato nei nerazzurri? Analizziamo il match
Inter sconfitta in finale dal Siviglia. Gli spagnoli conquistano la loro sesta Coppa Uefa/Europa League, per i nerazzurri tanti rimpianti e una gara non giocata al massimo.
Il giorno dopo è il momento delle analisi. Le analisi di una notte che non è andata come tutti i tifosi sognavano. L'Inter tornava a giocare una finale di una coppa europea dieci anni dopo la Champions vinta a Madrid contro il Bayern con Josè Mourinho. L'epilogo di Colonia è stato molto diverso e lascia l'amaro in bocca, oltre che molte recriminazioni.
L'Inter non ha interpretato la partita come è stata solita fare nelle partite precedenti, se non all'inizio. La squadra nerazzurra aveva iniziato molto bene, interpretando in maniera corretta la gara e con un aggressività e grinta enorme. Lukaku ha guadagnato e trasformato il rigore che aveva messo la partita nelle condizioni perfette per le caratteristiche della squadra di Conte. Poi però è arrivato l'immediato pari del Siviglia con il colpo di testa di De Jong su una mezza dormita difensiva.
Da quest'episodio l'Inter ha faticato molto a fare quello che fa sempre bene di solito. Pressione alta, uscita con la palla al piede dalla difesa e verticalizzazioni sugli attaccanti. Questi ultimi hanno fatto molta fatica, ben contenuti dai difensori del Siviglia. Soprattutto Lautaro Martinez non è mai riuscito ad entrare in partita, arginato alla grande da Koundè. Una manovra che è stata sempre molto farraginosa.Nella ripresa i ritmi di entrambe le squadre si sono abbassati,e l'Inter è riuscita a costruire due palle gol nitide malamente sprecate da Gagliardini e Lukaku. Nel momento probabilmente migliore dell'Inter, il Siviglia ha trovato il vantaggio con una deviazione sfortunata di Lukaku. Due sliding doors che sono risultate decisive e hanno colpito proprio l'uomo migliore dell'Inter in questa stagione, Romelu Lukaku. Gol sbagliato e deviazione sfortunata che consegna la coppa agli spagnoli. Anche la fortuna non tifava Inter ieri sera.
A parte gli errori tattici e tecnici, è sembrata una squadra troppo nervosa che ha patito il nervosismo eccessivo del suo allenatore. Anche la gestione dei cambi ha lasciato perplessi. Arrivati in maniera tardiva gli inserimenti di Eriksen, Sanchez e Moses che, se inseriti prima, avrebbero dato freschezza e frizzantezza ad una squadra che si era assopita.
Sicuramente il rammarico resterà, ma come detto da capitan Handanovic questo deve essere un punto di partenza per giocarne tante altre di finali e questa volta, vincerle.