Siviglia Inter, Lukaku simbolo della disfatta: stagione comunque ottima
E’ Romelu Lukaku il simbolo della disfatta di Colonia: da eroe e colpevole
Una notte da incubo quella appena passata per l'Inter e per Romelu Lukaku. I nerazzurri perdono la loro seconda finale della storia in Europa League e il simbolo della disfatta non può che essere l'attaccante belga. La partita a dir la verità era iniziata nel migliore dei modi: è lo stesso “Big Rom” a guadagnarsi il calcio di rigore, trasformato poi dal dischetto per il vantaggio nerazzurro dopo neanche quattro minuti.
Poi però ecco riaffiorare i soliti difetti realizzativi che in una finale europea risultano essere sempre e comunque decisivi. Infatti, in un inizio di seconda frazione di gioco abbastanza bloccato, Lukaku servito da Barella in profondità si invola a tu per tu con Bono, vanificando però una ghiotta occasione da rete che avrebbe potuto benissimo cambiare le sorti dell'incontro.
E' qui invece che inizia la serata no di “Big Rom” che poco più tardi poi spingerà nella propria rete un tentativo di rovesciata di Diego Carlos, regalando di fatto vittoria e trofeo agli andalusi. Al di là di ciò però,come riportato dalla Gazzetta dello Sport, non si può cancellare la stagione clamorosa dell'ex Manchester United, capace al primo anno all'ombra della Madonnina di realizzare ben 34 reti, più di Milito della stagione 2009/2010.
Eguagliare il numero di reti di Ronaldo il Fenomeno della stagione 1997/1998 non era assolutamente facile ma il nazionale belga ci è riuscito, complice anche la tanta fiducia e l'ottimo stato di forma mostrato soprattutto nel finale di stagione. L'unico dispiacere, grande dispiacere, è quello di non essere riuscito a sollevare la coppa come il talento brasiliano 22 anni fa ma di occasioni per riscattarsi ve ne saranno sicuramente.
Inoltre, degno di nota, è come il record di marcature consecutive in Europa League sia stato ancora una volta migliorato dall'ex Everton, arrivando a undici centri consecutivi. Insomma, simbolo sì della disfatta nerazzurra ma che allo stesso tempo non può cancellare una più che ottima annata.