Conte e l’Inter: persiste l’ostacolo economico, c’è il rischio spesa folle

Parte ufficialmente il conto alla rovescia verso il prossimo incontro tra la dirigenza e Antonio Conte: il tecnico salentino cerca un po' di relax in Liguria, dove sta provando a smaltire la batosta subita nella finale di Europa League contro il Siviglia e allo stesso tempo ricaricare le pile in vista del tanto atteso face to face con i vertici dirigenziali per parlare del futuro.

Sono ore calde, non proprio serene per il mondo interista, perché le parole rilasciate dopo la finale di EL sottolineano ancora la mancata sintonia tra le due parti. Un addio di Conte significherebbe un'altra spesa folle per Suning: dopo l'addio di Spalletti e forse con l'approdo di Allegri a San Siro lo sforzo economico sarebbe enorme per l'Inter che momentaneamente ha escluso l'esonero dell'attuale tecnico. Calciomercato.com analizza la situazione, ecco quanto riportato:

 “Una situazione estremamente delicata non solo alla luce del progressivo deterioramento dei rapporti venutosi tra Conte, Ausilio e Marotta, ma anche sotto l'aspetto economico, perché l'Inter ha ancora sotto contratto fino a giugno 2021 Luciano Spalletti e l'avvento di un eventuale sostituto del tecnico salentino – col nome di Massimiliano Allegri in pole position – comporterà un altro investimento significativo. Ecco perché il vertice tra il club nerazzurro e il suo attuale allenatore si preannuncia particolarmente spinoso, con l'alta probabilità che dalle discussioni sulle strategie di mercato e sulla suddivisione dei poteri in seno alla società si passi a quelle su come sciogliere il vincolo contrattuale in essere, che scade nell'estate del 2023″.