Conte-Inter, sono ore di attesa in casa nerazzurra per il futuro della panchina della prossima stagione. Come scritto stamani sulle pagine della Gazzetta dello Sport, il vertice con il presidente Zhang avverrà martedì e poi tutto finalmente sarà più chiaro. Sul tavolo da una parte le bordate tirate da Conte nei post partita di Dortmund, Bergamo e del post finale di Colonia.
Se con la prima si lamentava della coperta corta in mediana – frutto di una campagna acquisti estiva imperfetta (mancarono una punta ed un ulteriore centrocampista: i nomi erano quelli di Dzeko e Vidal) – visti gli ottimi primi tempi soprattutto in Europa (ma anche in campionato), per poi calare sempre nella ripresa e subire diverse rimonte a Bergamo le parole hanno avuto tutt'altro sapore. In quell'occasione è andata di mezzo la protezione mediatica della squadra e della sua persona da parte della società.
Quest'ultime parole sono state poi riprese venerdì sera dopo la sconfitta contro il Siviglia in finale, gettando inoltre molte ombre sul suo futuro nerazzurro affermando di dover riflettere perché è stata un'annata molto particolare ed intensa. Verrà fatta la scelta corretta? Il mister, come scrive quest'oggi Garlando sulla rosea, non deve dimenticare gli investimenti fatti nella finestra di mercato invernale con l'arrivo di due esterni e del pezzo pregiato Eriksen. Quest'ultimo forse non adatto al modulo? Forse, ma la classe e la visione di gioco non sono discutibili. Inoltre in arrivo c'è Hakimi (uno dei migliori esterni presenti in Europa) e Tonali (uno dei giovani più promettenti del panorama nazionale). Le potenzialità per degli investimenti ci sono come quelle per puntare ad interrompere l'egemonia della Juventus che dovrà ripartire da Pirlo ed investimenti mirati vista la crisi post Covid ed i mancati introiti della Champions League.
Si sta parlando d'innesti importanti da aggiungere ad una squadra che è cresciuta, e molto, come lo si può notare dall'esplosione di Barella e Bastoni passando per la stagione mostruosa di Lukaku e le prestazioni difensive del trio arretrato. Ci vorrà un pizzico di pazienza al mister Conte, il quale non deve dimenticare il trattamento ricevuto dall società dopo gli sfoghi. Mai una parola fuori posto da parte dell'a.d. Marotta il quale ha sempre sottolineato l'egregio lavoro svolto dal tecnico, senza mai condannarlo o prendere provvedimenti (quello che è successo a Boban al Milan). Non resta dunque che far sbollire gli animi, sedersi ad un tavolo e cercare la soluzione migliore per l'Inter ed i suoi tifosi.