Conte-Inter, Bergomi: “Conte resti, può vincere. Il malumore?So a cosa si riferisce.”
L’ex capitano e bandiera dell’Inter Beppe Bergomi parla del momento nerazzurro alla Gazzetta dello Sport esprimendo il suo pensiero sulla vicenda Conte.
Oggi avverrà il tanto atteso incontro tra il presidente dell'Inter Steven Zhang ed Antonio Conte. Il tecnico esporrà al presidente nerazzurro le sue idee e le sue richieste e Zhang valuterà se accettarle, accettarne in parte o non prenderle in considerazione. Negli ultimi due casi si andrebbe verso il divorzio dal tecnico dopo solo un anno di collaborazione.
A questo proposito si è espresso il capitano e grande bandiera nerazzurra Beppe Bergomi intervistato dalla Gazzetta dello Sport: “Io credo che se uno vuole, un punto di incontro ci sia già ed è comunque possibile da trovare se tutti lavorano in quella direzione. Zhang arriverà preparato, con gli argomenti giusti per cercare di far rientrare questa crisi e programmare il futuro. Sarebbe davvero un peccato cambiare proprio adesso che la squadra sembrava aver trovato la sua quadratura: il lavoro di Antonio si è visto ed essere arrivati a un punto dalla Juve e in finale di Europa League lo dimostra. Ora deve pensare che può riuscire a fare di più…”.
Per Bergomi sarebbe quindi un peccato interrompere un lavoro che proprio ora sta dando i suoi frutti: “Dico soltanto che Antonio è un amante delle sfide e oggi non c’è sfida migliore da accettare: lui può essere quello che interrompe il dominio della Juve dopo nove anni. Una dinastia nata proprio grazie al suo lavoro. Ora la sua Inter è cresciuta e ha tutto per lottare per il titolo”.
L'ex capitano dell'Inter, ora commentatore Sky, ha una sua idea su cosa abbia scatenato questo malumore di Conte: “ll Trap diceva sempre: “A Milano sei dentro a una centrifuga e anche nel momento positivo sei sempre sotto la lente di ingrandimento della critica”. Antonio ha capito che l’ambiente Inter è un po’ più bandiera al vento rispetto alla Juve o al Milan. Io l’ho vissuta da giocatore questa sensazione e non era facile accettarla, conviverci. Hai meno protezione e ci sono tante cose che alla lunga sfuggono di mano. Mi sembra chiaro poi che con il club qualche divergenza in sede di mercato ci sia stata e poi è mancato qualcosa a livello di comunicazione”. Bergomi conclude con un auspicio il suo intervento: ” Però sono tutte cose che si possono sistemare”.