Nessuno avrebbe mai pensato che l'avventura di Antonio Conte sulla panchina nerazzurra sarebbe potuta finire così presto. A quanto pare, a meno di clamorosi cambi di vedute, il futuro del tecnico salentino sembra essere sempre più lontano da Milano, consci però che tutto potrebbe mutare da un momento all'altro.
Come riportato dal Corriere dello Sport, il nodo principale resta quello economico poichè considerando che Luciano Spalletti continua ancora ad incassare mensilmente il suo stipendio visto l'anno di contratto ancora in essere con i nerazzurri, nel caso in cui non si dovesse riuscire a trovare un accordo con Conte con conseguente subentro di Allegri, l'Inter dovrebbe caricarsi sul groppone ben tre ingaggi, di cui quello dell'attuale allenatore il più pesante.
Un ipotesi assolutamente non percorribile per la dirigenza che spera di riuscire a trovare un accordo con il tecnico salentino sulla buonuscita in caso di separazione. In casa l'Inter, la volontà è quella di non voler assolutamente esonerare Conte in quanto ciò verrebbe a costare ben 55 milioni di euro se si considera anche lo staff tecnico. Di conseguenza, esclusa l'ipotesi esonero, la possibilità più concreta sarebbe quella di trattare sulla buonuscita il cui prezzo ideale sarebbe una via di mezzo fra l'ingaggio attuale al lordo dell'ex tecnico della Juventus e quello eventuale di Allegri, andando a percepire quindi 5-6 mensilità.
La dirigenza valuta quindi attentamente come comportarsi: Conte, con il suo triennale da 34 milioni di euro in tre anni, andrebbe eventualmente a gravare pesantemente sulle casse societarie, compromettendo il futuro mercato dei nerazzurri. Manca ormai sempre meno all'incontro: la strada è ormai tracciata.