Più esperienza meno giovani. E' questa sostanzialmente la linea della dirigenza nerazzurra e di Antonio Conte che dopo l'incontro di Villa Bellini, hanno deciso assieme di cambiare strategie di mercato, allo scopo di poter portare all'ombra della Madonnina giocatori già pronti. Personalità e carisma sono le caratteristiche da tempo ricercate e non a caso, l'affare Kolarov ormai concluso ne è la testimonianza più evidente.
Di conseguenza, dopo l'acquisto di Achraf Hakimi, giovane terzino destro 21enne, sotto la lente d'ingrandimento della dirigenza meneghina sono finiti prospetti più esperti, in grado di poter apportare al collettivo una mentalità fin da subito vincente. Così, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, i nerazzurri sembrano aver abbandonato la pista che porta a Sandro Tonali, centrocampista classe 2000 del Brescia.
Infatti, sfruttando lo stallo della trattativa fra i due club lombardi, il Milan ha avuto modo di inserirsi alzando l'offerta a 38 milioni fra prestito, diritto di riscatto e bonus totali. Il club di Viale della Liberazione, fermo ad un'offerta di 30 milioni più bonus, non sembra intenzionata al momento a muoversi e per quanto ci sia un accordo di massima fra l'ad Beppe Marotta e l'agente del giocatore Beppe Bozzo, il rischio che i rossoneri possano concludere l'affare nei prossimi giorni è chiaro ed evidente.
Lo stesso Tonali, da tempo intenzionato a sposare la causa nerazzurra, sarebbe rimasto sorpreso da tutto questo attendismo e non gli dispiacerebbe un suo eventuale approdo a Milano sulla sponda rossonera. Il giocatore vorrebbe conoscere il suo futuro nel più breve tempo possibile e il rallentamento della trattativa avrebbe di conseguenza reso tutto più complicato. Insomma, ciò che fino a poche settimane fa sembrava certo in casa Inter, ora appare ai limiti della praticabilità, soprattutto in virtù degli esuberi ancora da piazzare. Del resto, la parola d'ordine di questa sessione estiva di mercato sarà l'autofinanziamento.