Inter, la verità su Lautaro, Ausilio scopre le carte su Tonali e sul mercato
Strano vedere Ausilio in Tv in orario prime time, di solito le talpe lavorano nell’ombra. Ironie a parte la presenza del DS nerazzurro su Sky Sport appare come un segnale chiaro della sintonia ritrovata nella dirigenza nerazzurra dopo il conclave di Somma Lombarda. Antonio Conte è ben saldo sulla panca nerazzurra, Ausilio pure e conferma anche di aver rinnovato il contratto con la società già da diversi mesi, alla faccia dei teorici del complotto. Non solo, ma in una intervista rilasciata nel pomeriggio, Walter Sabatini riconosce che è da ascrivere proprio al tanto vituperato Pierino l’acquisto di Lautaro Martinez, lui dette una mano dietro le quinte ma fu Ausilio ad apparecchiare il gran colpo.
Ciò detto, il DS nerazzurro ha parlato del mercato con parole quanto mai chiare. Messi non è neanche un’ ipotesi, non esiste proprio, il mercato nerazzurro dopo l’arrivo di Hakimi deve essere incentrato sulle uscite. Solo se arriveranno queste sarà possibile anche qualche nuovo colpo in entrata di un certo livello. Le risorse in tempo di Covid sono estremamente limitate, come per tutti i top club, anche per questo la società ha scelto di lasciar perdere Tonali che piaceva ma non era una priorità. Kolarov può arrivare, di Vidal per ora non se ne parla, per Kantè zero possibilità, troppo oneroso per le possibilità nerazzurre di adesso, Nainggolan potrebbe restare se dimostrerà di avere comportamenti in linea con gli indirizzi di Conte e del club.
Dietro a queste parole probabilmente prudenza, verità e tattica mercantile si fondono e non potrebbe essere diversamente. La pax nerazzurra ritrovata dopo giorni di polemiche velenose si basa su un ovvio equilibrio tra le richieste del mister e le disponibilità della società ma è facile intuire che il mercato dell’Inter è in divenire, alla ricerca soprattutto del centrocampista e del laterale che chiudano le criticità emerse nella stagione da poco conclusa. Il 5 ottobre è ancora lontano, c’è tempo per sperare e per soffrire.