Vendere è il diktat in casa Inter. Vendere per fare cassa ed arrivare agli obiettivi di mercato come N'Golo Kantè. Lo stesso ds Piero Ausilio ha ribadito il concetto una settimana fa durante l'apertura ufficiale della sessione di calciomercato: “La nostra realtà è quella di un club che deve fare acquisti oculati che però devono passare principalmente dalle vendite. Ad oggi abbiamo risorse limitate che dovremo migliorare con le vendite”, queste le parole del ds nerazzurro. Ma forse vendere è più diffcile che comprare.
A centrocampo ci sono molti giocatori, tanti dei quali l'Inter sta cercando di piazzare. Gli unici due veramente incedibili sono Barella e Sensi, con Brozovic ed Eriksen che sono gli unici due a garantire cifre importanti in caso di vendita. Conte ha chiesto la conferma di Gagliardini, ma davanti ad un'offerta importante anche il nazionale azzurro potrebbe essere ceduto. In stand-by Nainggolan, oggetto di valutazione di Conte in queste settimane dopo il rientro dal prestito al Cagliari.
Il resto sono grane che l'Inter deve risolvere. La prima è Matias Vecino, per i quali i nerazzurri chiedono 20-25 milioni. Una cifra molto difficile da incassare, visto che l'ex Fiorentina resterà ai box per un infortunio almeno fino a novembre. Molto complicata anche l'uscita di Joao Mario, la cui valutazione si aggira attorno ai 16 milioni. Poche offerte per lui, peraltro arrivate dal Portogallo dove l'Inter per cederlo dovrebbe pagare una penale allo Sporting Lisbona, squadra da cui lo ha acquistato. Dalbert ed Asamoah faticano a trovare squadra. L'esterno brasiliano non tornerà alla Fiorentina e ha offerte dalla Premier, il ghanese è cercato da Fenerbahce e Galatasaray ma il suo ingaggio (3 milioni) complica le trattative.
Insomma c'è molto da fare per la dirigenza nerazzurra. Vidal sta per arrivare, Kantè è un sogno per il momento lontano.