N’Golo Kantè è in cima alla lista dei desideri dello staff di mercati nerazzurro per costruire centrocampo in gradi di reggere il confronto con i top club del continente. “Il 70% della terra è coperto d’acqua. Il resto è coperto da Kanté” recita una citazione che spiega alla perfezione le caratteristiche del centrocampista francese. Conte lo ha avuto con sé al Chelsea, conosce bene le potenzialità del ragazzo, sa che messo insieme a Barella e Vidal costruirebbe un reparto con un tasso di qualità e dinamismo difficilmente riscontrabili in Europa.
Il primo ostacolo è ovviamente il prezzo: i 60 milioni richiesti dai Blues mettono uno stop deciso alle ambizioni nerazzurre a meno di qualche cessione importante. Ma c’è qualcosa d’altro che probabilmente pesa ancora di più.
Marina Granovskaia, plenipotenziaria di Abramovich a Londra non ha dimenticato i suoi rapporti burrascosi con il tecnico nerazzurro durante la sua permanenza sulla panchina londinese e, soprattutto, la brutta vicenda seguita al suo licenziamento. Conte trascinò il Chelsea in Tribunale, una causa per vedersi riconoscere i suoi compensi. Il Tribunale gli dette ragione assegnandogli un risarcimento di 23 milioni di euro, soldi che adesso pesano enormemente nei rapporti tra Inter e Chelsea, considerando che Antonio Conte è diventato da quel momento un nemico giurato della dirigenza dei Blues. Quanto basta per comprendere che per l’Inter sarà oltremodo difficile arrivare all’obbiettivo desiderato.