L’estate sta finendo, cantavano i Righeira, un evergreen che ancora rimbalza sulle spiagge italiane in queste giornate settembrine. Piano piano finiscono anche le fake news di mercato su Lautaro Martinez che hanno attraversato tutta la stagione del solleone. Quando le giornate ancora allungavano il tam tam Barcellona risuonava dalla Spagna impetuoso come l’anticiclone. Messi vuole il Toro al posto di Suarez, Sport e Mundo Deportivo si sono guadagnate la pagnotta riempiendo chili di carta stampata con le notizie più inverosimili.
Dopo il 10 luglio data di scadenza della clausola rescissoria di 111 milioni, si sono rincorse quotidianamente notizie su offerte strampalate, indiscrezioni di accordi già fatti, il tutto mentre fioccavano le informazioni (quelle vere) sui danni che la pandemia ha causato alle casse blaugrana. Nel frattempo tutti facevano orecchie da mercante alle parole dell’ex presidente Laporta che aveva detto che il re era nudo “il Barcellona ha un trilione di entrate, un trilione di di spese ed un trilione di debiti”. Un sentenza di Cassazione sull’impossibilità di investire quanto richiesto dall’Inter per il suo bomber.
Mentre le foglie iniziano ad ingiallire, oggi l’ultima sparata, sempre dalla penisola iberica. Non più il Barcellona, stavolta è il Real Madrid ad avere in mano Lautaro. E vai con gli ingaggi multimilionari e teorie fantascientifiche che volevano l’Inter abbagliata da qualche decina di milioni da reinvestire subito per Kantè, mentre al centro dell’attacco a far coppia con Lukaku si immaginava, evidentemente, qualche figura di terza fila. Non è dato sapere se l'interesse dei Blancos sia stato reale, di certo a chiudere anche questa vicenda sono state poche ma decise parole degli agenti di Lautaro, pronunciate dopo l’incontro con la dirigenza nerazzurra di oggi in Viale della Liberazione . Il Real? Una fake, Lautaro è dell’Inter e resta all’Inter.
Come volevasi dimostrare e come InterDipendenza ha riportato più volte in queste settimane la verità è una sola, Lautaro non si muove da Milano. In epoca Covid non ci sono, non ci sono mai state le condizioni economiche neanche per progettare un colpo di mercato di queste di queste dimensioni. Solo chi voleva seminare zizzania in casa nerazzurra poteva crederci o chi aveva da vendere copie ad ogni costo o raccogliere lika a buon mercato. Barca e Real sono pregate di ripassare, magari il prossimo anno, quando Firpo varrà 87 milioni e Jovic 102.