L’Inter mette la sesta, Sanchez fatato, Mihajlovic scopre l’acqua calda
Se ci fosse stato il pubblico, la serata di Inter Fiorentina sarebbe stata un’altra cosa. San Siro si sarebbe vestito a festa per la prima di campionato, con i soliti 70 mila sugli spalti. Ci sarebbero stati di certo gli immancabili mugugni sul primo gol viola, sulle discese di Ribery che hanno mandato nei pazzi la difesa nerazzurra. Magari sarebbe volato anche qualche fischio. E poi ci sarebbero stati quei due minuti da urlo, tra l’85mo e l’87mo, i lampi di Lukaku e D’Ambrosio che sarebbero entrati di diritto nei momenti indimenticabili del Meazza. Come il 3 a 2 con la Samp nel 2005 o il 2 a 1 con il Tottenham nel 2018 alla prima di Champions dopo 9 anni di assenza.
Lo fa rilevare oggi il sito di Opta che osserva che “Quella contro la Fiorentina è stata la sesta vittoria in rimonta dell’Inter da una situazione di svantaggio dopo l’85° minuto di gioco in Serie A, è la squadra che ne conta di più nella storia della competizione. Tenacia”.
Un ribaltamento frutto, soprattutto, dei cambi. Hakimi ha dimostrato anche con il solo assist a Lukaku che i soldi spesi per lui sono stati un investimento sicuro, Vidal e Nainggolan hanno suonato la carica, Sanchez ha dimostrato ancora una volta che il suo piedino ed il suo talento possono essere decisivi nelle occasioni più complicate, quando serve imprevedibilità.
Proprio sui cambi di ieri sera ha parlato oggi Sinisa Mihajlovic nel corso della conferenza stampa pre Bologna Parma: “I cinque cambi giocano a favore delle squadre che hanno una rosa lunga, basta vedere la partita di ieri tra Inter e Fiorentina… L'Inter ha messo dentro Sanchez, Vidal, Nainggolan, mentre la Fiorentina chi ha messo dentro? I cinque cambi giocano a favore delle squadre con rose ampie, che già sono più forti…”
Sinisa ha ragione, quello della profondità della rosa è stato un problema che l’Inter si è trascinata per anni, la Juventus ha stradominato anche per questo. Il mister bolognese lo scopre solo ora ?