Preciso. Elegante. Lucido. Arrivato l’anno scorso un po’ in sordina, Alessandro Bastoni ha dimostrato di non essere soltanto un giovane di belle speranze, ma un vero e proprio punto fermo di questa Inter. Un difensore moderno, che ama giocare la palla e riesce ad impostare in maniera corretta l’azione da dietro, cosa fondamentale nel calcio di oggi.
Antonio Conte lo definisce come il calciatore che è migliorato maggiormente nella scorsa stagione. Verissimo, e lo dimostra il modo in cui ha affrontato la fase finale di Europa League, sapendosi calare in maniera perfetta anche in campo internazionale. Inoltre, quest’anno, durante la prima partita di campionato contro la Fiorentina, è stato schierato anche in un ruolo atipico per lui, come centrale dei tre dietro, dimostrandosi difensore l’unico a non essere andato in affanno con le giocate di Ribery e co.
Se c’è un punto su cui bisogna lavorare, ma su cui è cresciuto tanto, è la cattiveria in marcatura, cosa che potrebbe farlo diventare davvero uno dei difensori centrali più forti del futuro prossimo. Per lui si parla anche di uno sviluppo come terzino di contenimento in una difesa a quattro – un po’ come lo era Chivu nell’Inter di Mancini e Mourinho -. Di sicuro c’è che Bastoni sarà un pilastro dell’Inter del futuro, come lo è già nel presente. E chissà, magari osando un po’, anche con un ruolo da protagonista tra i convocati all’Europeo del 2021.