Dopo due vittorie nelle prime due partite è arrivato il primo mezzo stop per l'Inter. Un pareggio, comunque, all'Olimpico contro un'avversario tosta come la Lazio, che arrivava da una pesante sconfitta casalinga contro l'Atalanta e aveva una gran voglia di rivalsa.
L'inizio è stato a favore della Lazio, con i biancocelesti che sono partiti con un gran ritmo, soprattutto grazie ad uno scatenato Manuel Lazzari sulla fascia destra. Poi la squadra di Conte ha cominciato a prendere in mano il pallino del gioco, schiacciando la squadra di Inzaghi e trovando il gol del vantaggio con il terzo centro stagionale in tre partite di Lautaro Martinez. Con il vantaggio acquisito, l'Inter ha cominciato ancora di più a banchettare nella metà campo laziale, dimostrandosi padrona del campo.
Così inizia anche la ripresa, poi come un fulmine a ciel sereno, su un cross dalla sinistra Milinkovic-Savic sbuca sul secondo palo sovrastando Perisic e schiacciando in rete il gol del pari, un po' inaspettato per quanto visto. Qui la partita è un po' cambiata, con l'Inter che è restata sorpresa e la Lazio ha preso coraggio. Conte ha operato le prime sostituzioni inserendo Young per Perisic (in difficoltà in fase difensiva contro Lazzari) e Sensi per Gagliardini. L'espulsione di Immobile poteva avvantaggiare l'Inter, che però non è mai riuscita a cambiare ritmo dopo il gol del pari.
Conte inserisce anche Brozovic per un superlativo Vidal, D'Ambrosio per un ottimo Skriniar e Sanchez per Lautaro. L'unica occasione che l'Inter crea è però il palo di Brozovic su un tiro deviato. Nel finale l'espulsione molto discutibile di Sensi, fa terminare l'assalto nerazzurro con un nulla di fatto. Un buon pari su un campo difficile, ma che lascia l'amaro in bocca per come si è sviluppata la partita.
Un'Inter bella nel primo tempo, un po' lenta nella circolazione palla nella ripresa. Non hanno convinto del tutto i cambi di Conte, che ha inserito Sanchez per Martinez con l'Inter in superiorità numerica. Eriksen in panchina per tutti i 90' ha fatto discutere. Sicuramente la squadra di Conte poteva fare di più e sfruttare maggiormente la superiorità numerica. Inoltre non ha convinto del tutto la sostituzione di Vidal, uno dei migliori in campo.
Da sottolineare la prestazione tutt'altro che convincente per l'arbitro Guida, con decisioni molto discutibili, ome per esempio sull'espulsione di Sensi.
Ora ci saranno due settimane di sosta per lavorare, anche se il gruppo sarà molto ridotto dall'assenza dei nazionali, in vista del Derby, appuntamento assolutamente da non sbagliare. Con la sfida contro il Milan inizierà un periodo molto intenso con l'inizio della Champions League e partite ogni tre giorni. Da qui si capirà di che pasta è fatta questa Inter.