Il mercato ha portato in dote grande abbondanza in mezzo al campo per l'Inter. Antonio Conte, lo scorso anno, ha patito molto la mancanza di alternative in mezzo al campo. Con Sensi infortunato per quasi tutta la stagione, Vecino idem, hanno avuto problemi a turno sia Gagliardini sia Barella. E' stato salvato molte volte dal sempreverde Borja Valero, che ora se ne è andato causa fine contratto.
Quest'anno la situazione è inversa. Barella è naturalmente il punto fermo di questa squadra, Gagliardini è un uomo molto utile nello scacchiere di Conte. Sensi è ritornato a pieno regime fisico e sta dimostrando quel talento che aveva fatto vedere nel suo primo mese in nerazzurro. A questi si aggiunge l'acquisto dell'uomo più voluto da Conte, Arturo Vidal che si è già preso l'Inter. Nonostante le mole voci di mercato è restato (più per mancanza di offerte che per volontà dell'Inter, probabilmente), Marcelo Brozovic, perno fondamentale lo scorso anno, ma ora scivolato indietro nelle gerarchie. E poi c'è Eriksen, oggetto ancora “misterioso” per Conte, ma giocatore qualitativamente immenso e che può dare una soluzione importante anche a gara in corso.
Nainggolan sembrava ormai fuori dall'organico nerazzurro, in procinto di ritornare al Cagliari, invece alla fine il belga è rimasto in nerazzurro. Può essere una gran risorsa se motivato a dovere e soprattutto se il Ninja crede di poter essere importante nel progetto nerazzurro. Altrimenti rischia di essere un separato in casa fino a gennaio, dove si riaprirà la danza del mercato.
Questa moltitudine di centrocampisti apre un ventaglio di soluzioni tattiche infinite per Conte, da utilizzare a seconda del tipo di avversario e di partita che vorrà impostare la sua Inter. Qualunque soluzione adotterà una cosa è certa: non potrà più lamentarsi della manca di soluzioni a centrocampo.