Inter, guarda i tuoi gioielli! Un formazione per il futuro nerazzurro

Dopo la partita di ieri tra Belgio e Costa d’Avorio, terminata per 1-1, i diavoli rossi hanno scoperto un nuovo talento tra le loro fila che ieri ha fatto l’esordio in maglia rossa. Parliamo di Zinho Vanheusden. Il difensore classe 1999, oggi in forza allo Standard Liegi, ha sfoderato una prestazione fatta di grande sicurezza dietro e di abilità nell’impostazione – suo il lancio che ha propiziato il gol del momentaneo vantaggio belga – risultando il migliore in campo e venendo nominato dai tifosi come “il padrone della difesa”.

La situazione del giovane canterano prevede un accordo per la recompra alla fine della stagione, un po’ come accaduto per Pinamonti quest’anno, e chissà che non possa rivelarsi un investimento azzeccato anche per il futuro dell’Inter. La società nerazzurra, infatti, in questi anni, affare Zaniolo a parte, è sempre riuscita a fare ottimi affari con i giovani, sia per quanto riguarda quelli acquistati, sia per quelli fuoriusciti dal proprio vivaio.

Si pensi, ad esempio a Radu, oggi secondo di Handanovic, ma che migliorando in alcuni aspetti, potrebbe diventare il futuro titolare. O anche il figlio d’arte Filip Stankovic, che si allena in pianta stabile con la prima squadra, ma che sta sfoderando grandi prestazioni con la formazione Primavera, e Brazao, oggi in prestito all’Oviedo per trovare minuti e poter crescere. Nel reparto arretrato, oltre al già nominato Vanheusden, come non citare Achraf Hakimi, fiore all’occhiello della campagna acquisti di quest’anno e che ha già grossa esperienza europea, o Alessandro Bastoni, acquistato per 31 milioni dall’Atalanta e rivelatosi la vera e propria sorpresa della scorsa stagione. Così come non bisogna scordare Lorenzo Pirola, per cui lo stesso Antonio Conte ha un occhio di riguardo e che è passato al Monza, in prestito, per giocare con continuità.

In mezzo, Nicolò Barella è il faro del centrocampo non solo del futuro, ma già del presente. Lucien Agoumè resta un profilo da visionare assolutamente, visto gli spezzoni convincenti della scorsa annata e a caccia di un posto tra i titolari a La Spezia per potersi fare le ossa. E come dimenticare uno dei fiori all’occhiello della Primavera, Casadei. Giovane sotto età, che è stato nominato come uno dei tre italiani classe 2003 più interessanti del panorama internazionale.

In avanti, Lautaro Martinez è il futuro campione da blindare – si sta parlando di un sostanzioso rinnovo di contratto -, così come Sebastiano Esposito, passato in prestito alla Spal, e che ha già avuto occasione di mettersi in mostra già nella passata stagione. Chi potrebbe tornare in nerazzurro è anche Eddy Salcedo, passato al Verona in prestito con diritto di riscatto e controriscatto e su cui la società punta molto. Chi, invece, è già tornato è Andrea Pinamonti che, dopo il grande impatto con il Frosinone e le difficoltà a Genova, cerca la sua definitiva crescita alle spalle di Romelu Lukaku per poter diventare, un domani, un pilastro dell’Inter.

Giovani, forti e con un bel futuro davanti a loro. L’Inter ha un avvenire roseo davanti a sè.