Ieri è giunta la sesta doccia gelata per Antonio Conte. Ashley Young è il sesto positivo al Covid nella rosa nerazzurra. L'allarme in casa Inter è altissimo. L'esterno inglese nella giornata di sabato ha manifestato mal di gola e tosse, piccoli sintomi che, dopo aver effettuato il tampone giornaliero, lo hanno fatto volare verso casa dove ha atteso l'esito del test, purtroppo risultato positivo. Dopo Bastoni e Skriniar, trovati positivi nel ritiro delle proprie nazionali, arriva anche il quarto caso di positività nel gruppo rimasto ad Appiano dopo Nainggolan, Gagliardini e Radu.
La strategia verso il Milan si complica moltissimo, con quattro potenziali titolari out. Il derby non è a rischio al momento. Young si trovava in isolamento fiduciario ad Appiano come stabilito dal club dopo che il Covid è entrato come ospite indesiderato ad Appiano. Difficile capire l'origine del contagio, che però è sicuramente prossimo al pre o post Lazio-Inter.
Dai primi casi di positività l'Inter è rimasta sempre in contatto con l'Ats di Milano e Como. Il club aveva deciso di tenere i propri tesserati all'interno del centro sportivo. Ora l' sono rimasti i quattro negativi Handanovic, Padelli, Darmian e Ranocchia. Per loro un tampone al giorno fino a metà settimana, quando cominceranno a rientrare i nazionali.
L'obiettivo dell'Inter è quello di tenere il centro tenico al sicuro, considerando appunto il rientro dei giocatori impegnati con le rispettive nazionali. Poi con l'Ats verrà deciso se continuare con l'isolamento o sospendere questa soluzione.
Il caso di Alessandro Bastoni merita un approfondimento, il primo tesserato a risultare positivo. Non significa strettamente che sia lui “l'artefice” del contagio.Lunedì sera è stato il primo a ricevere un test positivo. Questo accorcia un po’ l’ipotetica guarigione: se davvero la quarantena venisse ridotta a 10 giorni, Bastoni potrebbe ricevere il tampone negativo, l'unico che serve ormai, già giovedì. Potrebbe essere disponibile in extremis per il derby. Una piccola speranza in mezzo a tanto caos. Se così fosse toccherebbe a Conte decidere se si affidarsi ad un giocatore fermo da 10 giorni e con un solo allenamento sulle gambe.