Una prestazione maiuscola, da giocatore scafato a dispetto dei 23 anni. Nicolò Barella, ieri sera, con la maglia della Nazionale, è risultato essere nuovamente il migliore in campo per gli azzurri. La sua partita è stata condita dall’assist – meraviglioso – per il gol di Pellegrini, ma questo, forse, è stato il meno. Recuperi di palla e senso tattico sorprendente per il centrocampista sardo che si candida di partita in partita ad essere un elemento irrinunciabile per il ct della Nazionale, Roberto Mancini.
Anche Antonio Conte si affiderà a lui nel derby di sabato, per una partita in cui i nerazzurri, in mezzo al campo, dovranno fare a meno di Sensi squalificato, Vecino infortunato e la coppia Nainggolan-Gagliardini alle prese con il Covid. Dovrà essere Barella a dare equilibri a centrocampo e a dover fermare le giocate del ritrovato Calhanoglu, elemento pericoloso sia perché ha ritrovano una buona vena realizzativa, sia perché potrebbe essere uno degli elementi che potrebbero innescare l’ex Ibrahimovic.
Nazionale o meno, Barella è già un giocatore bello e fatto, su cui tutti i suoi tecnici puntano, perché costituisce un elemento importante nell’economia di una squadra. E contro il Milan toccherà ancora a lui dover distruggere il gioco e crearlo. Perché questa, per l’Inter, è una partita da non poter sbagliare.