Inter, Barella: “Prima o poi vinceremo un trofeo. Il mio idolo? Stankovic”

Questa sera alle 21.00 i nerazzurri scenderanno in campo allo Stadio San Siro per affrontare il Borussia M'Gladbach, sfida valida per la prima giornata della fase a gironi di Champions League. In occasione della sfida di stasera, Nicolò Barella ha rilasciato un intervista pubblicata sul sito ufficiale dell'Uefa in cui ha parlato del momento interista sua esperienza in Champions League:

Debutto con gol in Champions League contro lo Slavia Praga, che ricordi hai? “È stato molto emozionante perché ero in panchina e non mi aspettavo nemmeno di entrare. Quindi è stata una sensazione strana. Credo che il mio urlo di gioia sia stato strozzato solo perché quello era il gol del pari, non quello della vittoria. Possiamo dire che ero molto felice ma allo stesso tempo anche deluso perché non eravamo riusciti a vincere.

Gruppo difficile lo scorso anno con Barcellona e Dortmund. Cosa è mancato e cosa dovrete fare di diverso questa stagione? “Ho spesso detto che era il nostro primo anno nel nostro processo di crescita, siamo anche arrivati a risultati importanti. Forse è mancato solo l’ultimo passo. Nella fase a gironi abbiamo giocato grandi partite contro Barcellona e Dortmund ma alla fine abbiamo perso le due partite in trasferta contro queste due squadre. Su questo dobbiamo migliorare. Quando si affrontano le grandi squadre dobbiamo imparare a chiudere le partite, non lasciarle aperte, altrimenti si rischia di tornare a casa con una sconfitta”.

Consigli di un’altra ex mezzala come Antonio Conte? “Non mi ha dato consigli diretti sul ruolo, ma mi ha aiutato molto da quando sono arrivato Sono diventato un giocatore più completo. Credo di essere migliorato nel gestire le partite e sono migliorato nel tempismo nello scegliere le giocate. Sotto questo aspetto mi ha aiutato molto. Il mio idolo? Ho spesso detto che il mio idolo era Dejan Stanković. Sono sempre stato un appassionato del suo stile di gioco e dei suoi gol specialmente. Anche lui era un centrocampista versatile e aveva un’interpretazione personale di tutti i ruoli del centrocampo. E’ qualcosa che mi ha sempre affascinato”.

Cosa ricordi della stagione del triplete? “Ovviamente me la ricordo bene. Ho anche riguardato qualcosa in TV recentemente in cui si parlava di quegli anni. Era una squadra fantastica con tanti giocatori straordinari, una squadra capace di dimostrare di essere la più forte sul campo in ogni competizione a cui partecipava. Per un tifoso dell’Inter è stata sicuramente una stagione fantastica, una grande emozione vincere Champions League, campionato e Coppa Italia. Quella era una grande squadra con tanti giocatori straordinari. Non che manchino in questa squadra, ma dovremo dimostrare la nostra forza sul campo. Loro lo hanno fatto. Faremo sempre il nostro meglio, provando sempre a crescere. L’unico rimpianto è quello di essere tornati quest'anno a casa senza il trofeo, ma spero che arriverà anche il momento di sollevare un trofeo prima o poi.

Cosa ti piace di più di questa Inter? “Il gruppo, siamo davvero un buon gruppo. Siamo un bel mix di giovani e giocatori esperti. Siamo sempre pronti ad aiutarci l’un l’altro per il bene della squadra. Sono arrivati alcuni grandi giocatori. Alcuni altri sono tornati dopo aver fatto bene in altre squadre. La formazione la deciderà il mister volta per volta, ma una panchina lunga può sicuramente aiutare in partite e situazioni difficili. Ci saranno tante partite ravvicinate in competizioni diverse, quindi ci sarà spazio per tutti per giocare e dare una mano”.