Inter-Gladbach è la prima sfida della Champions '20/'21 per i nerazzurri, ma è anche il ricordo della sfida della Coppa dei Campioni del '71/'72. Quella sfida fu anche chiamata “la partita della lattina”. Protagonista, purtroppo per lui, fu Roberto Boninsegna.
Bonimba racconta alla Gazzetta dello Sport quello che accadde in quella incredibile serata: “Ero andato a recuperare il pallone per effettuare una rimessa laterale. Le tribunette di legno erano proprio a ridosso del campo e i tifosi tedeschi cominciarono a lanciarmi di tutto. Cosa mi abbia colpito sinceramente non lo so, fu Sandro Mazzola a consegnare all’arbitro una lattina di Coca Cola, però vi garantisco che la botta fu forte, tanto è vero che persi i sensi. Mi risvegliai negli spogliatoi, sul lettino, con il ghiaccio su un bernoccolone. Nell’intervallo ricevetti la visita del commissario Uefa che appunto si accertò della ferita, garantendoci che avrebbe scritto tutto nel suo rapporto”. Il resto è noto, perchè il Borussia vinse 7-1 ma in un clima davvero surreale dopo il grave fatto.
“Successe che i miei compagni nell’intervallo si erano convinti che la partita sarebbe stata nostra a tavolino e smisero di giocare”, racconta Boninsegna, ma la vittoria a tavolino non arrivò. La Uefa ha squalificato per un turno il campo dei tedeschi, ordinando la ripetizione in un campo neutro, con il ritorno a San Siro che invece diventò il match d'andata. L'Inter vinse 4-2, pareggiando 0-0 a Berlino.
Boninsegna continua raccontando come questo episodio sia ancora nella mente di tutti: “Lo so, sono passati ormai 49 anni, ma i miei ricordi continuano a essere nitidi. Fu un episodio talmente anomalo a livello di eccellenza europea che se ne riparlerà a ogni sfida diretta tra l’Inter e il Borussia. In questi giorni di vigilia ho ricevuto richieste di interviste da parte di giornalisti tedeschi al limite del provocatorio: mi riferivano il giudizio canzonatorio di Heynckes, uno degli avversari di allora, e ho risposto con ironia dicendo che magari non ha ancora smaltito i 4 gol di San Siro… La realtà è che quella sera la botta in testa la presi io”.
Un piccolo spazio il bomber nerazzurro lo riserva anche ad un'analisi sull'Inter di Conte, parlando della difesa: “Se Conte riesce a recuperare qualcuno in difesa in modo da sistemarla meglio rispetto al derby, l’Inter è una squadra di eccellenza europea”. Sul centrocampo la pensa così: “Aspetto con fiducia anche Nainggolan, in mezzo al campo c’è bisogno dei suoi strappi come di quelli di Vidal in alternativa all’ordinata regia di Barella, Sensi e Brozovic“.
Non poteva mancare una considerazione sull'attacco, che Boninsegna gradisce molto: ” L'attacco? La vedo davvero forte questa coppia Lukaku-Lautaro. Sono affiatati perché si cercano e si trovano e sanno quando devono metterci quel po’ di egoismo sottoporta”.