Tre partite prima della sosta per poter avere un quadro più chiaro sugli obiettivi della stagione. L’Inter, a cominciare da sabato, si appresta ad affrontare tre impegni molto delicati che possono dire molto, in un senso o in un altro, sullo stato dell’arte delle ambizioni. Parma, Real Madrid ed Atalanta. Partite complesse, sotto diversi aspetti, da vincere per non dover essere costretti a rincorrere come troppo spesso è capitato in questi anni.
La formazione di Fabio Liverani è, tradizionalmente, una di quelle squadre sempre molto complicate da affrontare per i nerazzurri. Già la passata stagione – la prima di Antonio Conte – le due sfide avevano visto un pareggio sofferto a San Siro ed una vittoria dopo tanti patemi ed in rimonta al Tardini. Quest’anno il Parma dovrà fare a meno di Kulusevski, ma può trovare nel trio Karamoh, Cornelius e Gervinho, le armi per poter far male alla difesa interista.
Poi sarà la volta della Champions. Un girone che rischia di compromettersi ulteriormente al giro di boa. Il Real Madrid, uscito con una sconfitta ed un pari negli ultimi minuti dalle prime due sfide, difficilmente vorrà sbagliare tre sfide di Champions consecutive, in quello che è l’habitat naturale dei blancos. Recuperato anche Hazard, gli uomini di Zidane vogliono raccogliere una vittoria che potrebbe inguaiare tantissimo l’Inter.
Infine, l’Atalanta. La partita prima della pausa per le nazionali, vede la sfida tra le due squadre nerazzurre. L’Atalanta, partita un po’ con il freno a mano tirato in campionato – anche se in piena corsa per gli obiettivi di alta classifica – non vuole perdere ulteriore terreno dalla vetta e, contrariamente a quanto fatto nei match precedenti, è pronta a schierare gli uomini migliori per raggiungere la vittoria.
Tre squadre complicatissime, in un momento non tra i migliori per l’Inter. Una squadra che non ha ancora trovato la quadra tattica della scorsa stagione e che non riesce ad inserire alcuni giocatori nelle idee del tecnico. C’è bisogno di tre vittorie, per scongiurare un’altra stagione che, altrimenti, potrebbe presentarsi con un altro “zero” nella casella dei trofei.